La Guzzanti docente o cabarettista?

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  1. schmit
     
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    Scusate...ma la guzzanti per cosa era stata invitata, per fare cabaret o un dibattito politico? Perche' nel secondo caso non mi sembra una persona che ne abbia le qualifiche.
     
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  2. cymoril
     
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    eh letizia.. questa valutazione è a discrezione personale. si vede che i signori che l hanno invitata ed ospitata la ritevano idonea. :P e sennò nn la invitavano ne ospitavano eh.


    io ho visto diverse facce della sabina guzzanti e so che sa essere molto brava e seria , acuta e sa portare ottimi argomenti.

    solo che NON è diplomatica.

    l ho vsita sia fare cabart, che fare manifestazione in piazza che fare dibattito politico che partecipare a talk show e l ho vista alla presentazione di uno dei libri gomez travaglio.

    è versatile. rimane sempre diretta ed intransigente , ma è versatile.

    p.s. in quel video nn m'è proprio garbato il suo comportamento.
    .. come ho scritto prima non è esattamente un SIGNORA.

    cioò nn toglie che poi possa aver condotto bene il dibattito, nn si vede, nn lo so.. è DAVVERO versatile
     
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  3. Spica
     
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    CITAZIONE (cymoril @ 30/11/2008, 14:50)
    [...........................................]

    cioò nn toglie che poi possa aver condotto bene il dibattito, nn si vede, nn lo so.. è DAVVERO versatile

    ..bien.. ascoltati dunque parte del "dibattito"..
    [circa dalla metà in poi del video in link]

    ..poi mi dirai se ti sembri dibattito o spettacolo o slogan e propaganda sia di parte che propedeutica allo spettacolo serale in programma in teatro..


    ps: ..poi l'affermazione sulla "mentalità feudale" dilagante mi trova d'accordo.. ma non è solo Berlusconi, è quella di ogni partito di governo e non, dal dopoguerra ad oggi, Grillo e Guzzanti compresi, che la cavalcano.
    populista insomma. e non per "mancanza di strumenti" - culturali, credo intenda la Sabina nazionale - perché questi, a differenza di un secolo fa, ci sono.
    ma c'è anche una specie di pigrizia che, sommata a tempo rarefatto, porta a non usarli in una sorta di analfabetismo di ritorno che cerca il suo interprete.


     
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  4. schmit
     
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    Bo'...io saro' all'antica ma in una universita' ci vedo ben altre persone che i grillo, la guzzanti e compagnia cantando... :blink:
     
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  5. Spica
     
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    CITAZIONE (schmit @ 30/11/2008, 20:39)
    Bo'...io saro' all'antica ma in una universita' ci vedo ben altre persone che i grillo, la guzzanti e compagnia cantando... :blink:

    ..ecco, qui c'è il ragionamento di una lettera a un quotidiano locale pubblicata ieri.

    io la penso in modo leggermente diverso da te: l'università ha da essere aperta al dibattito di ogni idea e di ogni voce perché è la loro totalità a farla grande. quindi anche alla filosofia dell'artista.
    ma non ai comizi di parte che la snaturano e la diminuiscono. per quelli c'è la piazza.
     
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  6. schmit
     
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    sono d'accordo in tutto di questa lettera e mi piace postarla perche' desidero che rimanga in questo forum

    Il confronto scontro tra Strassoldo-Guzzanti, è stato un elevato momento formativo e didattico rivelatore, e vediamo il perchè. Il prof. Strassoldo si è dismesso dai panni di rettore ed ha okkupato l'Aula Magna; gli studenti lo hanno invitato ad andarsene al grido di "buffone buffone" e se comunque avesse inteso intervenire, lo avrebbe dovuto fare a margine e solo "qualora glielo avessero consentito" (perchè in una democrazia elastica, non è effettivamente così scontato che ti concedano la parola). Strassoldo, hanno commentato i pargoli, non si è comportato nel rispetto delle regole democratiche e del libero dibattito. Benissimo, se non fosse che nelle settimane scorse gli studenti con le loro di manifestazioni, di okkupazioni, di blocco delle lezioni o di lezioni tenute a cielo aperto a dispetto anche delle esigenze di quei colleghi che mal si adattavano e non condividevano tale realtà, non si sono accorti di una semplicissima cosa: che il Strassoldo che avevano al cospetto era semplicemente uno di loro, che faceva le stesse cose che fanno loro, solo con quarant'anni in più.

    Peraltro anche Sabina Guzzanti ha fornito squarci di squallore ispiratissimo: estremamente contrariata da quella presenza ingombrante che le impediva di parlare alla platea di spettatori, ad un tratto ha richiesto nientemento che l'intervento degli addetti alla sicurezza. Poco più di un mese fa il Presidente del Consiglio manifestò l'idea di mandare le forze dell'ordine negli atenei per garantire l'ordine pubblico: fu tacciato, come ovvio, di essere un fascista. Quindi Guzzanti, abituata a fare la caricatura del detestatissimo Berlusconi, si è talmente calata nella parte che di fatto ne è diventata pienamente complice fino a replicarne le gesta anche dal vivo e al di fuori del copione: non si è infatti nemmeno accorta di essere di "immedesimata pasta", di intendere le cose allo stesso modo e di seguire gli stessi esempi con analoghi esiti, ovvero la richiesta di vedere applicate misure restrittive e coercittive e quindi di essere anch'ella persona che si ispira ad una concezione fascista dell'ordine. Che poi uno si immagina che l'Università sia ancora un luogo di eccellenza umana, culturale, dove coloro che vengono invitati siano figure propedeutiche ad un'attività didattica e formativa. Ma Guzzanti, una donna che fa satira in tv ed in teatro, quella stessa donna di Piazza Navona dove dal palco allestito per la manifestazione di Antonio Di Pietro si è dedicata all'insulto libero, è piuttosto dubbio che possa soddisfare tali premesse. Per intendersi: chi vuole seguire le sue performances paga il biglietto e va in galleria. D'altronte è probabile che abbia inteso semplicemente fare una promozione all'evento che in serata ha tenuto al Giovanni da Udine e per fugare ogni possibile dubbio sull'iniziativa messa in piedi dall'Università di Udine (un'Università, mica un bagaglino!) la stessa Guzzanti a più riprese si è rivolta all'indirizzo di Strassoldo perchè fosse lasciata libera di iniziare il suo "spettacolo": ha detto spettacolo, roba da Zelig, mica una lectio-magistralis o chissà cos'altro. Dopodichè gli atenei hanno la libertà di intraprendere le iniziative che gradiscono e che evidentemente più si addicono al contesto, che per quanto libere e nella discrezione dei responsabili, un qualche indizio sulle condizioni di stato vegetativo permanente in cui versano queste istituzioni, ce lo forniscono: perchè se nelle Aule Magne entrano i Guzzanti piuttosto che i Valentino Rossi mentre alla Sapienza di Roma il teologo, il professore, il Papa Ratzinger viene censurato, pare di capire a spanne che qualcosa non funziona: si presume che una personalità come Benedetto XVI, sul piano filosofico, etico, storico, culturale qualcosa da dire lo abbia. Ma i tempi cambiano; l'egemonia culturale che fino a qualche tempo fa era appannaggio di certa appartenenza politica, ha subìto un transfer: infatti le icone sono diventate i Luxuria dell'Isola dei Famosi, i Guzzanti e compagnia cantante.Però gli studenti universitari (mica roba da scuola materna), ci credono, si sentono attratti e coinvolti. Bastava guardare i loro volti per comprendere che pensavano davvero di essere al cospetto dell'evento dell'anno, del discorso del nuovo millennio by Sabina Guzzanti. Se questa è l'Università di oggi, il tempio della conoscenza, della cultura, della maturazione critica e consapevole dei giovani, è bene una cosa: che chi può cambi percorso.

    Massimo D'Oria

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    IL PONTEFICE HA RICEVUTO Un gruppo di docenti e studenti dell'Università di Parma,
    Università, il monito di Benedetto XVI
    «Non sia soggetta a interessi privati»
    Il Papa: gli atenei garantiscano la libertà della ricerca e assicurino l'indipendenza da poteri economici e politici

    Benedetto XVI (Afp)
    CITTÀ DEL VATICANO - La riforma universitaria deve garantire la «libertà di insegnamento, della ricerca» e l'indipendenza da «poteri economici e politici»: lo ha detto Benedetto XVI precisando che l'università non deve «perseguire interessi privati approfittando di risorse pubbliche».

    «ESAME DI COSCIENZA» - Ricevendo un gruppo di docenti e studenti dell'Università di Parma, papa Ratzinger ha sottolineato che la riforma degli atenei deve essere accompagnata «da un serio esame di coscienza da parte dei responsabili a tutti i livelli» senza il quale le «modifiche strutturali e tecniche» non sono «effettivamente efficaci». «Spesso oggi, anche in Italia - ha detto il Pontefice - si parla di riforma universitaria.


    01 dicembre 2008

    da Il corriere della Sera

    Edited by schmit - 1/12/2008, 15:27
     
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  7. Schou
     
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    L'Università non dovrebbe dare direttive politiche ma far conoscere i vari aspetti della Politica
     
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  8. kislestreap23
     
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    con Grillo si sono messi tutti a fare "politica"
     
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22 replies since 28/11/2008, 17:31   176 views
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