| Bhè! Ne i"gli eretii di Dune" o nell' "imperatore-Dio di Dune", effettivamente la domanda è "cosa succederà dopo?", rimangono 2 bellissimi libri,ma non meritano di certo di entrare in questa classifica, per nulla. Il substrato di Dune della "politica energetica" della spezia (una specie di petrolio mentale), che si trova in un terreno ostile ed è fruttata dagli stati più ricchi, senza che i legittimi proprietari possano far nulla e ribellarsi (un po' come succede oggi negli stati medio orientali e negli emirati, uno o pochi detengono la ricchezza e il popolo rimane a morir di fame). Anche quando alla fine, il Muab'dib ( una parola con una strana assonanza con mujaheddin, combattente e mullah...) riesce a impossessarsi delle risorse, minacciando di bagnare la spezia distruggendola, alla fine, non lo fa... Anche lui non si sente di distruggere la fonte primaria attuale, conscio delle conseguenze. Adesso, io non ho sviscerato il romanzo e non voglio far troppi spoiler per chi non l'ha letto, ma il parallelismo politica della spezia-politica del petrolio. Ma molti punti sono vicini a situazioni più che attuali della battaglia per i petrolio. I poteri in gioco sono sempre "imperi", sempre "sorelle", ma non Bene Gesserit ed in numero limitato, che vogliono mantenere, insieme ai "navigatori", il loro status attuale. Si è tenuto conto anche della possibile invasione per il petrolio e degli attacchi di gruppi terroristico-partigiani sulle forze imperiali. Il libro è stato scritto più di 30 anni fa e riletto oggi appare attualissimo e a tratti angosciante, proprio come un 1984 (anche se sono ben conscio che il libro di Orwel è qualcosa di diverto, indiscutibilmente molto, ma molto migliore). Non dico che è il miglior libro del mondo, ma in una lista del genere, avrebbe diritto di entrare, poichè migliore, sia come critica sociale, sia come immutata attualità, sia come forma e contenuti, di molti dei libri proposti dal Times. Poi i miei sono giudizi personali e sindacabilissimi. Però non puoi dirmi che non ti lasci delle domande... è cambiato il governo, ma questo ha portato solo ad un cambio nella gestione della risorsa primaria, non ad una reale evoluzione sul piano energetico. Il fatto che questa fonte primaria sia vista, appunto, come una droga; che la ricerca per riprodurla o sostituirla, incominci solo dopo che se ne è perso il controllo o che le fonti scarseggiano, mettendo a nudo una mancanza di lungimeranza da parte del mondo moderno legata a motivi economo-politici e altro ancora...
Edited by Uriele[ikaroinvitro] - 19/10/2005, 09:49
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