| Risposta in due parti. Prima parte: analisi del rapporto Scuola/mondo esterno nei primi anni '90. Lee/Portacio/Lobdell. Rapporto praticamente inesistente. La "casa" è quasi un santuario, soprattutto da quando ci arriva Alfiere e guarda tutti come se fossero Santi del paradiso. Il mondo esterno è poco più di escamotage. Spariscono tutti i personaggi secondari che tenevano gli X-Men legati al mondo reale: Stevie Hunter, per esempio. Lobdell e Nicieza. Anche qui, la fessura fra mondo reale e scuola è profonda. Nel senso che non è mai chiaro, nell'approccio degli autori, che cosa pensino gli abitanti di Westchester di quella scuola. Il mondo reale fa capolino qua e là, ma ricordo che l'analisi è incentrata sul rapporto mondo esterno/scuola, come il primo percepisce la seconda. E direi che in questo periodo NON la percepisce. Come già detto nel mio primo post, il primo a provarci è Mark Waid, con l'intro di Onslaught. Jean che va a comprare vestiti e tutto il resto. Un poco su quell'onda, un paio di anni dopo, Lobdell mette in piedi Tolleranza Zero, dove l'unica porzione di "mondo" a interessarsi della scuola è l'agenzia di Bastion. Quell'incontro fra il mondo e la scuola, che sarebbe molto interessante da psicanalizzare, lascia la seconda ai soli muri. Per tutto il resto del tempo, che io ricordi, gli unici che bussano alla porta di casa Chuck sono Valerie Cooper con la permanente e il Fenomeno con un avvocato sulla spalla. Il viaggio on the road di Rogue e Bobby, oltre ad essere brutto, non coinvolge l'entità scuola pertanto non è utile ai fini dell'analisi. Stesso discorso per Joseph.
Ricordo che nei piani di X-Chris, ai tempi del 2nd run, c'era in nuce l'idea di recuperare il concetto di scuola con la saga della Summers Family...
Piccola divagazione: il periodo Lee/Portacio è, a livello strategico, il più vergognoso per gli X-Men, che più di una volta e più di due si fanno bagnare il naso da dei deficenti patentati come gli Iniziati. E' una vera vergogna. Pensare ancor oggi che non si erano accorti del fine ultimo del Maestro di Gioco e di tutta la sua macchinazione... non sapevano nulla di Graydon Creed finchè quello non ha preso a pugni Kurt dicendogli (urlandogli nelle orecchie per farglielo capire bene) "Sono tuo fratello!!!!", si sono fatti prendere per il naso da Fitroy lasciando che ammazzasse un casino di gente... no, mi spiace, prendete Cerebro, prendete "L'Arte della Guerra" di quell'autore cinese, prendete un paio di anfetamine ma quel periodo è una vera vergogna.
Seconda parte: la scuola oggi. Può piacere o non piacere quello che Morrison ha fatto della scuola, tuttavia non si può negare l'immane lavoro operato dallo scozzese. Non solo ha creato molti personaggi (bella forza), li ha creati "freaks" come piacciono a lui (detto fin dal mio primo post) ma ha dei piani per loro e altro non dico per non fare spoiler. Ha fatto una sua scelta e per ora credo gli si possa concedere massima fiducia sulla risoluzione della medesima. E no, non credo proprio che salterà fuori una mega-sentinella. E c'è una piccola contraddizione in quello che scrivi caro Ciclope: Morrison è totalmente in grado di scrivere i suoi personaggi, e lo vedremo sempre di più. Non sarà di certo lui a doverli ammazzare, ma al limite lo farà quello che verrà dopo di lui, se questi sarà un mestierante come Chuck Austen che non è in grado di gestire piani di questo genere.
Altra divagazione: Morrison non sa scrivere valori morali????? Probabilmente ti è sfuggita la storia "a solo" di Xorn. E' uscita appena due o tre mesi fa... E resta sintonizzato per Riot at Xavier's...
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