ReeveLives |
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| Riporto una mail di no-tcpa CITAZIONE >>In uno (http://www.complessita.it/tcpa/rms.html) è richiesto di >>scrivere email ai produttori reclamando ... riporto il pezzo qui >>sotto > > > Non mi sembra che qualcuno l'abbia proposto (purtroppo anch'io sono > indietro con la lettura delle email della lista), ma è un'ipotesi che > avevo già preso in considerazione. Devo capire meglio come potrebbe > funzionare.
mi è venuta in mente una variante che potrebbe far un bel polverone. Oltre a spedire le mail ai produttori di hardware e software ... si potrebbe spedire anche nei posti dove noi investiamo o facciamo confluire i nostri soldi ... per esempio alla banca, all'assicurazione, ...
Si chiede ad esempio alla propria banca che tipo di hardware e software usano sul lato server e sul lato client, gli si fa presente che noi non ci fidiamo della TCPA e quindi dei protocolli TC. Pretendere dalla banca una risposta netta: * se loro hanno intenzione di usare il TC, allora noi con dispiacere saremmo costretti a diventare loro ex-clienti perché visto che se la banca non avrà il controllo completo sui PC che gestiscono i nostri soldi ed i nostri dati personali, noi non avremo più fiducia verso tale banca. * se loro dicono che non hanno intenzione di non aderire al TC chiedere una dichiarazione ufficiale da divulgare al pubblico
Penso che se si agisce verso banche, assicurazioni, ... di sicuro si troverà qualcuno che vorrà avere un po' di clienti in più. Inoltre so che ci sono banche dove è usato Unix o GNU/Linux a lato server (non so a lato client). Inoltre un'istituzione come una banca dovrebbe avere sempre il controllo completo dei propri PC per garantire alla clientela il rispetto della privacy e la conservazione in un posto sicuro dei soldi ... Repubblica.it ha pubblicato un articolo su TCPA. (20/09/2005)
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