De magnegas e de profitti

osservazioni personali...

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  1. barb3tta
     
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    Ciao a tutti!
    Premetto che di andronica e magnecole non ci capisco un'acca, ma dato che i risultati di questa tecnologia ci sono e sono molto promettenti, ho cominciato a leggere un po' qua e un po' la senza cercare nulla in particolare, solo per ampliare la conoscenza in quest'ambito.
    La visita di rito al sito ufficiale del magnegas mi ha portato a questa pagina

    http://www.magnegas.com/europe/italiano/ir444.htm

    dove ho letto con un po' di sconforto:

    CITAZIONE
    In sostanza, la programmazione richiesta dalla tecnologia del magnegas e' la seguente:

    I) Dare priorita' assoluta alla vendita del carburante, con evidente priorita' iniziale per carburanti permettenti i massimi profitti;

    II) Evitare assolutamente la vendita di reattori adronici, e vendere invece il loro servizio di riciclaggio di liquidi contaminati, mantenendo la proprieta' del carburante e calore prodotti; e

    III) Far operare i reattori adronici da tecnici specializzati del fabbricante per lo scopo primario di produrre un magnegas assolutamente pulito ed unificato mediante l'uso degli additivi necessari, analisi chimiche istantanee e controlli periodici di qualita'.


    Capisco che la ricerca e la produzione della tecnologia costa caro, ma il punto II mi lascia presagire una situazione di monopolio. E strappare l'italia dalla dipendenza del petrolio per renderla dipendente da un gas altrettanto monopolistico non credo sia la soluzione migliore.

    Non so quale sia la situazione attuale, se quello è un documento tuttora rispettato o se erano soltanto principi ipotizzati e non seguiti, non conosco la situazioe del reattore andronico di Pisa(ho letto giusto, vero?), quindi attendo lumi che confutino le mie conclusioni.

    Un altro particolare mi vede contrariato. Quando si parla di profitti, viene conteggiato un ricavo per la depurazione dei liquami. Ma in un'ottica economica i liquami sono materia prima per la produzione del magnegas. Non pretendo che chi ha in gestione il reattore paghi la merda che produciamo, ma che almeno offra il servizio di depurazione aggratis, dato che il profitto proveniente dal magnegas (e da un eventuale teleriscaldamento, mi pare di aver capito) dovrebbe essere suffficiente!

    Voi che ne pensate? Sono totalmente fuori strada?
    E' che non ho mai ragionato in termini di profitti economici, ma ambientali e sociali....

    bye!
     
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  2. Phitio
     
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    Ti rispondo io, che in una certa misura sono stato abbastanza coinvolto nella materia: la tecnologia del magnegas poggia principalmente su presupposti teorici che ritengo degni di interesse focalizzato da parte della comunita' scientifica.
    Se da una parte possono schiudere le porte a nuove fonti di energia pulita e virtualmente inesauribile, dall'altra parte apre la porta al rischio tremendo di favorire il completo disinteresse delle genti verso la spoliazione delle risorse naturali, che nessuna fonte di energia potra' mai rigenerare.

    Insomma , avere energia illimitata e' solo una strada illusoria di benessere, una strada che invece conduce alla distruzione. Il vero problema e' non quello di avere sempre piu' energia, ma di saperla usare, e *di sapersi limitare*.

    Servono a questo fine ben piu' preziose risorse: la saggezza e l'umilita'.

    In ogni caso, un atteggiamento particolarmente votato al ferreo controllo tecnologico delle scoperte della fisica adronica mi sembrano un poco inquietanti, inoltre danneggiano quella che sara' poi l'effettiva possibilita' di diffondere la tecnologia stessa per favorirne i suoi supposti effetti benefici.

    Che ci si accontenti di un brevetto, diamine. Basterebbe e avanzerebbe, secondo me.

    Vale qui il detto: " chi troppo vuole nulla stringe"

    Edited by Phitio - 5/9/2005, 17:41
     
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  3. barb3tta
     
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    CITAZIONE (Phitio @ 5/9/2005, 17:36)
    Se da una parte possono schiudere le porte a nuove fonti di energia pulita e virtualmente inesauribile, dall'altra parte apre la porta al rischio tremendo di favorire il completo disinteresse delle genti verso la spoliazione delle risorse naturali, che nessuna fonte di energia potra' mai rigenerare.

    Insomma , avere energia illimitata e' solo una strada illusoria di benessere, una strada che invece conduce alla distruzione. Il vero problema e' non quello di avere sempre piu' energia, ma di saperla usare, e *di sapersi limitare*.

    Servono a questo fine ben piu' preziose risorse: la saggezza e l'umilita'.

    d'accordissimo!
    e immagino che siamo tutti daccordo sul fatto che la prima fonte di energia rinnovabile è il risparmio energetico...

    Tuttavia il magnegas si può produrre con l'acqua di fogna, e credo che le nostre feci siano inevitabili wink.gif e servano a ben poco, a meno che non torniamo a ca*are nei campi coltivati alla faccia del contadino! biggrin.gif
    Ho sempre sognato di guidare un'auto che va a mer*a! wink.gif

    CITAZIONE
    In ogni caso, un atteggiamento particolarmente votato al ferreo controllo tecnologico delle scoperte della fisica adronica mi sembrano un poco inquietanti, inoltre danneggiano quella che sara' poi l'effettiva possibilita' di diffondere la tecnologia stessa per favorirne i suoi supposti effetti benefici.

    Che ci si accontenti di un brevetto, diamine. Basterebbe e avanzerebbe, secondo me.

    Vale qui il detto: " chi troppo vuole nulla stringe"

    Nella pagina dalla quale ho estratto il testo, il punto 2 viene giustificato con il fatto che vendere il reattore toglie gli enormi profitti dati dalla produzione e vendita del magnegas, e ci vorrebbe poco per ammortizzare la spesa del macchinario da parte del cliente.
    Capisco l'istinto capitalista italo-americano, ma questo ragionamento in termini di profitto cozza un po' con la "nobiltà" del progetto, a mio parere!
     
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  4. Phitio
     
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    Aggiungerei che in uno scenario di penuria energetica, le grandi potenze se ne infischierebbero altamente dei brevetti e metterebbero in produzione dei propri modelli alla facciazza dell'inventore.
    Qui casca bene un altro detto: "chi si accontenta gode"
     
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  5. bramasole
     
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    Ciao a tutti,

    Ho letto con molto interesse nei giorni passati sull'andronica sia tramite il forum che nel sito del Prof.Santilli. Per mancanza di competenze tecniche specifiche (sono un informatico con una passione per le energie alternative) non posso portare contributi o commenti tecnici ma ho delle domande da fare a cui forse il forum può rispondere e riguardano proprio la commercializzazione dei reattori andronici.
    Ho letto sulle mille applicazioni e i vantaggi sembrano davvero schiaccianti se la tecnica viene utilizzata nella maniera giusta.

    Vivendo in una nazione molto sensibile e reattiva nei confronti di queste nuove tecnologie, la Germania, dove sto andando regolarmente alla stazione di servizio a fare il mio pieno 40% biodiesel, 60% diesel e viaggio a valori di inquinamento molto ridotti, mi sto davvero ponendo il quesito di come potrei portare avanti la promozione della tecnologia.

    Quello che non mi è chiaro è proprio il fatto che i reattori NON sono in vendita ma il prodotto e il servizio offerto da questi.

    In sostanza poniamo che io abbia per fonti private o governative i fondi necessari per installare uno o più reattori. Come mi pongo io fra la Hadronic Press, Inc. e il "cliente" ? In che veste? Io pago un affitto dei reattori alla Hadronic Press, Inc. e ricevo gli utili dal cliente ? huh.gif
    Oppure la cosa è pensata in maniera diversa, del tipo che divento partner e compro i reattori ma non li posso rivendere. Ma anche qui non mi torna molto il ragionamento. Spero che qualcuno possa farmi luce al riguardo.

    Sarei interessato ad aprire una discussione con chi ha già affrontato la problematica della raccolta di fondi e magari ha interesse a portare avanti la cosa su altri fronti più recettivi dell'Italia. Inoltre qualcuno è a conoscenza se in germania i reattori andronici sono già arrivati e in produzione? Non mi stupirei ma vedendo che la traduzione in tedesco non è pronta sospetto di no.

    Comunque complimenti a tutti per i preziosi contributi tecnici e non e avanti tutta! biggrin.gif

    Bramasole
     
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  6. barb3tta
     
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    CITAZIONE (bramasole @ 2/10/2005, 11:20)
    Ciao a tutti,

    (cut)

    In sostanza poniamo che io abbia per fonti private o governative i fondi necessari per installare uno o più reattori. Come mi pongo io fra la Hadronic Press, Inc. e il "cliente" ? In che veste? Io pago un affitto dei reattori alla Hadronic Press, Inc. e ricevo gli utili dal cliente ? huh.gif
    Oppure la cosa è pensata in maniera diversa, del tipo che divento partner e compro i reattori ma non li posso rivendere. Ma anche qui non mi torna molto il ragionamento. Spero che qualcuno possa farmi luce al riguardo.

    Sarei interessato ad aprire una discussione con chi ha già affrontato la problematica della raccolta di fondi e magari ha interesse a portare avanti la cosa su altri fronti più recettivi dell'Italia. Inoltre qualcuno è a conoscenza se in germania i reattori andronici sono già arrivati e in produzione? Non mi stupirei ma vedendo che la traduzione in tedesco non è pronta sospetto di no.

    Comunque complimenti a tutti per i preziosi contributi tecnici e non e avanti tutta! biggrin.gif

    Bramasole

    Ciao!
    Piacerebbe saperlo anche a me!
    Ho sentito che reattori andronici sono stati già installati in italia, ma ignoro le modalità di gestione.
    chiedo anche io lumi a riguardo, dato che potrebbe essere una buona attività lavorativa!

    saluti
     
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  7. bramasole
     
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    QUOTE (barb3tta @ 2/10/2005, 18:06)

    chiedo anche io lumi a riguardo, dato che potrebbe essere una buona attività lavorativa!


    Ciao a te! smile.gif

    ...e infatti!

    Sarebbe un sogno poter vivere di una cosa che oltre che portare i soldi a casa fa del bene alla società. Alla fine che la cosa sia sviluppabile solo se ci sono anche dei profitti economici mi sembra che sia chiaro anche nel forum e per lo stesso Prof. Santilli.

    Anche io aspetto ansioso lumi al riguardo!

    A presto!
     
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  8. antonios
     
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    Vi do una possibile intetpretazione e per fare cio' simulo un confronto tra un caso classico ed il caso "adronico":
    caso classico -
    Il sindaco di un comune appalta ad una impresa la costruzione di un depuratore, paghera' all'impresa l'opera costruita (diventandone quindi proprietario) e poi sosterra i costi annui di gestione sia con personale interno che con altri appalti ad altre aziende di servizi. Il comune si fa ic onti e diciamo che spende 100 per acquistare l'opera e poi 10 agni anno per gestirla.

    caso "adronico" -
    il sindaco chiede se qualche azienda e' disposta a costrurisi su licenza un depuratore (a costi propri e non del comune) e gestirla (sempre a costi propri) per diciamo una 30ina di anni. la stessa azienda deve anche specificare quale canone annuo intende fare pagare al comune. In questo caso la soluzione adronica potrebbe dare ad un'azienda "x" un vantaggio competitivo rispetto ad un'azienda "y" perche' potrebbe fare pagare un canone piu' basso al comune in quanto avrebbe anche i proventi dalla vendita del combustibile. Tutto funziona quindi se:
    a)l'azienda x fa pagare al comune canoni annui che sommato ai costi annui che il comune dovrebbe comunque sostenere per "monitorare" la qualita' del servizio risuta piu' conveniente rispetto ai profili di cassa del caso classico e piu' conveniente rispetto a quello che farebbe pagare una azienda che vuole operare un depuratore classico;
    b) i proventi di canone piu' vendita di combustibile sono sufficienti all'azienda "x" per sostenere l'investimento iniziale (che non comprende il reattore) ed i costi annui (che comprendono il canone di affitto e gestione del reattore).

    Non so se sono stato di aiuto.

    Ciao.

    A

     
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  9. eroyka
     
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    Ciao ragazzi,

    per quanto ne so io (ma il caro De Para potrebbe venirci in aiuto) in italia ad oggi non esistono reattori funzionanti.
    Anche quello di Pisa non ha mai iniziato a funzionare per problemi legati alla società italiana che deteneva i diritti della tecnologia per l'europa... troppe teste, troppi interessi e troppa disorganizzazione hanno portato a un flop.
    Sembra che Santilli abbia ricominciato in America.... ma non so con che metodi e obbiettivi. Quindi per adesso mi sembra presto per porsi le domande che avete fatto. Prima si deve concretizzare un passo antecedente alla commercializzazione ovvero l'organizzazione e un fattivo piano di sviluppo.

    Spero che Armando ci possa dire di più.
    E speriamo che in un modo o nell'altro qualcosa si muova.
    Roy
     
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  10. Armando de Para
     
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    Cari amici,
    il Magnegas indubbiamente è una importantissima scoperta scientifica, la meccanica Adronica è in attesa di essere riconosciuta e probabilmente ci vorranno decine di anni per questo.
    La tecnologia Adronica con le molte altre tecnologie che avanzano probabilmente non vedrà mai realizzata una vera applicazione industriale.
    Hanno perso troppo tempo in inutili bisticci!!!

    Oggi sono in realizzazione dei Gassificatori/Gasogeni che producono idrogeno puro, CO2 liquida, sali, acqua distillata e zero emissioni in atmosfera.
    Vengono alimentati con qualsiasi tipo di sostanza organica; olii esausti, CDR, RSU, biomassa, gomme usate, plastiche, batterie, rifiuti pericolosi, fanghi, per ogni kg di materia organica utilizzata serve un kg d'acqua (acqua di fogna, acqua industriale, acqua contaminata, liquami animali).
    Con una soluzione si risolvono contemporaneamente più problemi, sia liquidi che solidi, non bisogna essicare le sostanze solide e quindi non si spreca energia per questo come ad esempio nei classici gassificatori o nei termovalorizzatori.

    Per ogni kg di materia organica con un valore medio calorico di circa 8000 kcal, si producono 6 kWe!!!
    Per valori calorici inferiori basta fare la proporzione, un esempio:

    Tempo fa è comparso un articolo che citava la Miscantus, una specie di erba che cresce alta fino a 4 m e può produrre per ogni ha di terra fino a 60 tons di biomassa "SECCA", questo diceva l'articolo ripreso anche da Progettomeg.

    La Miscantus ha un potere calorico medio di 4200 kcal/kg, ne consegue che con un ha di terra si possono produrre più di 204 MWe e oltre 100 MWt e smaltire contemporaneamente i liquami prodotti da 6000 maiali.

    Con un gasoneno/gassificatore da 2,5 tons/ora del costo di circa 8.000.000 € (comprese le fuel cell) in 8 anni (cetificati verdi) ripagando l'impianto restano più di 30.000.000 € di utile netto, più la vendita della CO2 liquida, dei sali prodotti, dell'acqua distillata e del calore prodotto.

    Se qualche comune è interessato mi scriva una email in pvt, gli impianti sono visionabili.

    Ciao a tutti
    Armando



    Dimenticavo, il residuo secco esce vetrificato, buono quindi per fare asfalto, mattonelle etc...
     
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  11. Phitio
     
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    Mi sembra di ricordare che una filmato illustrativo di questo tipo di impianto fosse scaricabile (e l'ho scaricato e visionato) da tuo sito di download, vero?
    Si tratta della tecnologia Seed, se non sbaglio. La ditta e' la STE, sempre facendo riferimento al video.
    Una domanda: come mai il sito di ste-energy. com non viene aggiornato da un anno e passa?

    Sarei interessato a sottoporre questo tipo di impianti alle valutazioni degli esperti che frequentano il forum "petrolio" .
    Alcuni di loro hanno esperienza da vendere riguardo agli impianti di smaltimento, e sarei curioso di sapere la loro opinione.

    Saluti
     
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  12. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Phitio @ 7/11/2005, 16:42)
    Mi sembra di ricordare che una filmato illustrativo di questo tipo di impianto fosse scaricabile (e l'ho scaricato e visionato) da tuo sito di download, vero?
    Si tratta della tecnologia Seed, se non sbaglio. La ditta e' la STE, sempre facendo riferimento al video.
    Una domanda: come mai il sito di ste-energy. com non viene aggiornato da un anno e passa?

    Sarei interessato a sottoporre questo tipo di impianti alle valutazioni degli esperti che frequentano il forum "petrolio" .  
    Alcuni di loro hanno esperienza da vendere riguardo agli impianti di smaltimento, e sarei curioso di sapere la loro opinione.

    Saluti

    No, non è il SEED.
    Il SEED è un'elettrofusione associata ad un'elettrodissociazione con bolla di plasma...
    Difficile da vendere anche questa, tecnologia costosa e si ripaga in troppi anni anche e soprattutto con rifiuti pericolosi (maggiori entrate economiche per lo smaltimento).
    Niente di così difficile, ho scritto che si tratta di una gassificazione associata ad un gasogeno...
    Non mi serve il parere degli esperti della ASPO, sono già esperto io che basta, ti ringrazio comunque... biggrin.gif
    Come del resto è un'esperto il Proff. che lo ha inventato e brevettato (due brevetti).
    L'impianto è omologato, garantito, fideiussione e chiavi in mano.w00t.gif
    user posted image
    Fammi sapere se i tuoi amici sono interessati.
    Ciao
    Armando wink.gif

    Edited by Armando de Para - 7/11/2005, 17:43
     
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  13. Phitio
     
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    Non e' il SEED? Che tipo di rifiuti riesce a trattare? Guardando lo schema, sembrerebbe gli stessi del SEED, ma se non usa un arco al plasma o l'elettrofusione, come fa a produrre scorie vetrificate? Che tipo di reazione avviene nei due reattori?

    Saluti wink.gif
     
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  14. antonios
     
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    Chiedo perdono ad Armando,
    ma devo porre una domanda banale, la cui risposta magari risiede in convenzioni linguistiche a me poco chiare:
    Armando dice che che per ogni Kg avente 8200Kcal si producono 6KWe, ma la Kcal e' unita' di energia, il KW di potenza, volevi dire KWh?


    Antonio
     
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  15. Armando de Para
     
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    CITAZIONE (Phitio @ 8/11/2005, 10:24)
    Non e' il SEED? Che tipo di rifiuti riesce a trattare? Guardando lo schema, sembrerebbe gli stessi del SEED, ma se non usa un arco al plasma o l'elettrofusione, come fa a produrre scorie vetrificate? Che tipo di reazione avviene nei due reattori?

    Saluti wink.gif

    Utilizza ossigeno e una parte dell'idrogeno prodotto dalla gassificazione.



    Edited by Armando de Para - 8/11/2005, 13:07



    CITAZIONE (antonios @ 8/11/2005, 11:19)
    Chiedo perdono ad Armando,
    ma devo porre una domanda banale, la cui risposta magari risiede in convenzioni linguistiche a me poco chiare:
    Armando dice che che per ogni Kg avente 8200Kcal si producono 6KWe, ma la Kcal e' unita' di energia, il KW di potenza, volevi dire KWh?


    Antonio

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    Sei Antonio da Napoli?
     
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24 replies since 2/9/2005, 13:10   3901 views
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