quando vado a fare la spesa mi fa un piacere enorme che mia figlia sia con me. Per questo ci vado o la sera tardi (ormai sia la coop che l'esselunga chiudono alle nove) o il sabato all'ora di pranzo, oppure anche la domenica (una ogni due, è aperto).
Quando era piccola l'avevo sempre addosso... per me fare la spesa con lei è una cosa naturale. Appena crebbe un po' iniziò a portarsi dietro il carrellino minuscolo, quello che si guida con un'asta, che in verità non è pensato per i bambini ma che volendo è a misura perfetta. A un certo punto, una volta, la persi e cerca di qua, cerca di là, passarono svariati minuti. Poi la vedo in fila alle casse... e aveva il suo carrellino pieno di merendine, patatine, caramelle etc etc.
Adesso che è grande, fa come me quando ero piccola: mamma posso prenderlo, mamma, lo prendiamo? Dai solo questa volta.... a volte è un sì, a volte è un no.
Come sapete io cucino malvolentieri e per me preparare torte al forno è un martirio
. Ho preso da mia mamma, mi sa... che il babbo è un cuoco eccezionale... e faceva tante di quelle torte quando eravamo piccoli che me ne ricordo ancora diverse... e aveva tutto l'equipaggiamento di spoon e mezzi spoon e teglie di tutti i tipi, e la spatola gommosa per spalmare la crema e prelevare la roba residua dentro alla terrina e un aggeggio con sei lamelle per amalgamare il burro col resto dell'impasto etc etc. Mi ricordo la sua torta di zucca... e una torta strana poco dolce, che piaceva a mia madre, di granoturco, che faceva per la colazione........
Allora, arriva Bianca con una scatola bella colorata con una torta bellissima raffigurata sopra: i colori sono quelli caldi che ricordano l'intimità domestica, arancione, rosso, giallo, e mille finestrelle con mille colorini e pizzi e merletti, e tra questi spicca la scritta: Cameo, marca arcinota che ormai può giocare sull'autoreferenzialità.
Mamma, la facciamo questa torta?
Ma dai... se proprio dobbiamo farla, facciamola noi.
Eh ma poi non la facciamo mai!
E hai ragione.... fa vedere? (ma sì, sarà semplicissimo, penso, sarà una roba liofilizzata a cui si deve aggiunfere solo un po' d'acqua e rizzati...)
E va bene.
Quando ci mettiamo all'opera, partiamo dalle mille finestrelle stampate sulla confezione, e vi si legge cosa si deve aggiungere e tempi di cottura a seconda del tipo di forno, come dev'essere la teglia, cosa si deve fare per vedere se è davvero cotta e via.
In pratica, anzi, tutt'altro che in pratica bisogna aggiungere tre uova, burro e latte.... bah? Poi ci vuole anche la farina per la teglia imburrata...
Ma non è possibile, scusate, che io vado a pagare tre euro? (sinceramente non ricordo ma saranno stati almeno tre euro, penso) per un sacchetto di farina, un po' di lievito, un po' di fecola di patate e qualche aroma...
Insomma, mi sono sentita presa in giro... diffidate gente, diffidate.