cucciolina72 |
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| Aprile e maggio son la chiave di tutto l'anno. Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore. Val più un'acqua tra aprile e maggio, che i buoi con il carro. Maggio ortolano (cioè acquoso), molta paglia e poco grano. Chi fugge maggio, non fugge calende. San Niccolò di Bari (6 maggio), la festa degli scolari. Maggio fresco e casa calda, la massaia sta lieta e balda. Se maggio va fresco va ben la fava e anco il formento. Chi pota di maggio e zappa d'agosto, non raccoglie né pane né mosto. Se maggio è rugginoso, l'uomo è uggioso. D'aprile piove per gli uomini e di maggio per le bestie. Quando imbrocca d'aprile, vacci col barile; quando imbrocca di maggio, vacci per assaggio; quando imbrocca di giugno, vacci col pugno. Signor di maggio dura poco. Aprile carciofaio, maggio ciliegiaio. Fango di maggio, spighe d'agosto. Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne. Il lino per San Bernardino (20 maggio) vuol fiorire alto o piccino. Nel mese di maggio fornisciti di legna e di formaggio. Maggio asciutto ma non tutto, gran per tutto; maggio molle, lin per le donne. Per sant' Urbano (25 maggio) il frumento è fatto grano (o ha granito). Quando piove per San Filippo (26 maggio) il povero non ha bisogno del ricco. Maggio giardinaio non empie il granaio. Tra maggio e giugno fa il buon fungo.
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