| The Federalist |
| | CITAZIONE (rubbish @ 22/5/2005, 13:36) quando penso all'azzurro mi viene sempre in mente questa cosa, che in questo caso si può dedicare all'admin : Stéphane Mallarmé - L'Azzurro (1864) Del sempiterno azzurro la serena ironia bella indolentemente al pari dei fiori schiaccia il poeta impotente che impreca al suo genio in mezzo a un deserto sterile di Dolori. [...] Mallarmé ..... Di colpo mi balzano alla mente ricordi confusi di poca, scarna letteratura francese molto male appresa in V ginnasio ... (1951-'52). Chissà perché, questo nome –Mallarmé– mi si associa a quello di Rimbaud (di cui non so nulla tranne qualche verso da "le bateu ivre", sempre tra quei confusi ricordi di V ginnasio) E allora ... vado a googlare «Mallarmé, "Azzurro"»..... E mi viene 'sta sfilza qua: => Mallarné, "Azzurro" [Ricerca con Google]Toh! Potevo anche cliccare "Mi sento fortunato"! «L'Azzurro» di Mallarmé è qui al primo posto. Con tanto di traduzione di Luciana Frezza pure! L'Azur
De l'éternel azur la sereine ironie Accable, belle indolemment comme les fleurs, Le poëte impuissant qui maudit son génie À travers un désert stérile de Douleurs. Fuyant, les yeux fermés, je le sens qui regarde Avec l'intensité d'un remords atterrant, Mon âme vide. Où fuir? Et quelle nuit hagarde Jeter, lambeaux, jeter sur ce mépris navrant? Brouillards, montez! Versez vos cendres monotones Avec de longs haillons de brume dans les cieux Qui noiera le marais livide des automnes Et bâtissez un grand plafond silencieux! Et toi, sors des étangs léthéens et ramasse En t'en venant la vase et les pâles roseaux, Cher Ennui, pour boucher d'une main jamais lasse Les grands trous bleus que font méchamment les oiseaux. Encor! que sans répit les tristes cheminées Fument, et que de suie une errante prison Éteigne dans l'horreur de ses noires traînées Le soleil se mourant jaunâtre à l'horizon! - Le Ciel est mort. - Vers toi, j'accours! donne, ô matière, L'oubli de l'Idéal cruel et du Péché À ce martyr qui vient partager la litière Où le bétail heureux des hommes est couché, Car j'y veux, puisque enfin ma cervelle, vidée Comme le pot de fard gisant au pied d'un mur, N'a plus l'art d'attifer la sanglotante idée, Lugubrement bâiller vers un trépas obscur... En vain! l'Azur triomphe, et je l'entends qui chante Dans les cloches. Mon âme, il se fait voix pour plus Nous faire peur avec sa victoire méchante, Et du métal vivant sort en bleus angelus! Il roule par la brume, ancien et traverse Ta native agonie ainsi qu'un glaive sûr; Où fuir dans la révolte inutile et perverse? Je suis hanté. L'Azur! l'Azur! l'Azur! l'Azur!
Stéphane Mallarmé ------------------------------------------ L'Azzurro
Del sempiterno azzurro la serena ironia bella indolentemente al pari dei fiori schiaccia il poeta impotente che impreca al suo genio] in mezzo a un desereto sterile di Dolori.
Fuggendo con gli occhi serrati, io sento che guarda con l'intensità di un rimosro atterrnte, il vuoto dell'anima. Dove fuggire? che notte selvaggia a brani gettare su quel lancinante disprezzo?
Nebbie, salite! versate le vostre monotone a lunghi brandelli di bruma nei cieli che inonderà la smorta palude d'autunni e costruite un immenso soffitto silente!
E tu dagli stagni letei esci e raduna a noi venendo la mota e le pallide canne, o caro Tedio, a turare con mano inesausta gli squarci turchini che fanno gli uccelli maligni.
E ancora! che senza posa i tristi comignoli fumino, e di fuliggine un'errabonda prigione soffochi nell'orrore delle sue sciarpe nere il sole che muore giallastro sull'orizzonte!
--Il cielo è morto -- Su te mi slancio! o materia, smemora dunque dello spietato Ideale e del Peccato il martire che viene a dividere lo strame ove il gregge degli uomini giace beato.
Ché voglio infine, poiché il mio cervello vuoto, vaso di bistro gettato ai piedi di un muro, non sa più come far bella l'idea singhizzante, oscuramente passare in un tetro sbadiglio...
Invano l'Azzurro trionfa, lo sento che canta nelle campane, anima, che si fa voce e più ci spaventa con la sua cruda vittoria, ed esce dal vivo metallo in clesti angelus!
Anico prorompe e attraverso la bruma e trafigge la tua esistenziale agonia come spada sicura: dove fuggire nell'empia, vana rivolta? Ossesso io sono. L'Azzurro! L'Azzurro! L'Azzurro! L'Azzurro!
(Trad. italiana di Luciana Frezza)
----------------------------------------- Bye, bye
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