| ~ Kali ~
Il Kali, conosciuto anche come Arnis e come Escrima, è un'Arte Marziale che si è sviluppata nell'arcipelago delle isole Filippine. Per far fronte alle innumerevoli invasioni che hanno dovuto subire nel corso della loro storia, i Filippini hanno sviluppato questo formidabile metodo assorbendo ed integrando anche le metodologie, tecniche e non, del combattimento all'arma bianca ed a mani nude utilizzate dagli invasori. Non deve stupire quindi, che nel Kali si trovino elementi tecnici derivati dai sistemi di lotta a mano nuda ed armata autoctoni, propri dell'arcipelago filippino, così come da sistemi Indonesiani e Malesi, da quelli Arabi , Cinesi, e sucessivamente anche da quelli occidentali (specialmente dalla scherma tardo-rinascimentale spagnola, italiana e portoghese). Non mancano nemmeno il pugilato, importato dagli Americani e le Arti Marziali dei giapponesi, gli ultimi invasori delle filippine nonchè ispiratori dei film americani di arti marziali che ultimamente imperversano nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, diventando così un fenomeno di costume che pian piano sta soppiantando la tradizione filippina. Il Kali inoltre, non è un'arte monolitica fortemente strutturata e non si è mai orientato alla sportivizzazione della pratica: è un'Arte veramente Marziale, e come tale si è sempre evoluto esclusivamente ricercando la funzionalità e l'efficacia delle tecniche e dei metodi di combattimento. Il Kali è sempre stato un'arte alquanto frammentata: a seconda del Maestro troveremo maggiore enfasi solo su alcune aree del combattimento (ad esempio il bastone singolo e non quello lungo, il doppio bastone e non il coltello, oppure il coltello e non la mano nuda ecc...ecc...) e non su tutte le singole tecniche che sarebbero riscontrabili analizzando un compendio delle varie scuole di arnis ed escrima; persino l'approccio tattico-strategico del combattimento può risentire della provenienza di una determinata scuola. Se lo stile proviene dal Nord delle Filippine sarà piuttosto diverso da quelli praticati al Sud, anche per le differenti influenze ricevute nel corso della Storia da questo insieme di isole. Il primo e più importante tentativo di organizzare in modo sistematico l'Arte, è venuto da un Occidentale: il Guro dei Guru Dan Inosanto, che d'altro canto è anche il personaggio che ha fatto conoscere il Kali in Occidente ed è quindi a lui che si rifanno un pò tutti gli insegnanti occidentali (la maggior parte di loro ha infatti studiato, imparato e ricevuto poi la propria qualifica di Istruttore proprio da Inosanto). Il lavoro principale di Dan Inosanto è forse stato proprio quello di creare il Kali come oggi viene inteso; nelle Filippine infatti solo anticamente alcuni stili venivano chiamati con questo nome. Oggi i vari stili sono conosciuti nella terra d'origine perlopiù col nome di Arnis oppure di Escrima. Il Kali di Inosanto è un sistema che, contenendo al suo interno un pò tutti gli stili filippini, ne effettua una integrazione sistematica a livello di tecniche, di metodologie di allenamento e addestramento oltre che dei vari aspetti tattici e strategici. In questo modo da copre tutto l'insieme delle Scuole Filippine, ma senza creare un "minestrone" indefinito, bensì un sistema nel quale sono messe in evidenza le similitudini e le differenze tra le varie scuole, e che riesce a farle convivere in un unico metodo ben strutturato e bilanciato.
Il vocabolo Escrima viene dallo spagnolo e si traduce letteralmente come "scuola di scherma".In realtà è la denominazione convenzionale usata per indicare le scuole marziali filippine,la cui tradizione comprende metodi conosciuti come Kali, Arnis de mano ed altre tecniche che includono l'uso sia delle mani nude che l'impiego di un vasto arsenale di armi corte e lunghe, dal bastone di rattan, al coltello, alla lancia.
Per capire a pieno il valore e la varietà delle arti marziali delle filippine, bisogna ripercorrere brevemente la storia facendo riferimento alle varie invasioni subite da quest'arcipelago, a metà strada tra l'Indonesia e l'Australia.A scuola abbiamo studiato i conquistadores spagnoli come degli eroi, ma per i popoli del sud-est asiatico ( Indonesia-Filippine-Malesia-India) essi sono alla stessa stregua dei pirati saraceni che in nome della religione islamica invadevano le nostre terre e le depradavano. Quando gli spagnoli invasero le filippine, il primo famoso forestiero che incontrò i filippini fu Magellano. Secondo la storia di quei popoli quest'ultimo era un pirata, e quando sbarcò nell'isola di Mactan nella provincia di Cebu, alcune centinaia di miglia a sud di manila, fu fermato dalla fiera resistenza di un capo Lapu-Lapu e dei suoi uomini che si opposero con bastoni di rattan e freccie alle pesanti armature e spade d'acciaio degli spagnoli.
L'episodio di Magellano fu l'inizio della dominazione spagnola nelle isole, contrappuntata per tutta la sua durata da aspri scontri con la popolazione.In particolare i conquistadores rimasero impressionati dalla abilità dei nativi nell'uso di armi bianche di vario tipo. Dal canto loro i filippini impiegarono poco ad inglobare nei loro sistemi l'uso di spade e pugnali metallici, dando vita ad un sistema di scherma noto come Espada y Daga, spada e daga.
Lo spirito guerriero tradizionale filippino, rimase ben vivo anche al termine della dominazione spagnola, sviluppando su ciascuna isola sistemi differenti che si ispirano tuttavia ai medesimi principi di efficacia ed agilità.
Famosi sono gli Juramentados, fanatici guerrieri moros che affrontavano i marines americani armati unicamente di bolo, una sorta di corto machete che usavano con micidiale abilità, I juramentados erano l’élite dei guerrieri Moros. Portavano a termine i loro raids sottoponendosi prima a un rituale esoterico durante il quale giuravano di non volgere mai le spalle al nemico prima di venire uccisi. In tempi recenti molti maestri di Escrima sono stati assoldati dall’esercito americano come istruttori delle forze armate nel combattimento corpo a corpo. La tecnica si è sviluppata grazie all’eclettismo dei maestri filippini che vi hanno inserito le tecniche del pugilato occidentale. Sino agli anni Sessanta in tutte le isole erano in voga tornei di Escrima con combattimenti alla morte durante i quali i contendenti si davano battaglia armati di bastoni dì rattan che simulavano l’uso dei bolos. Questa pratica gladiatoria venne infine proibita per ragioni evidenti ma proseguì clandestinamente sino ai giorni nostri, alimentata dal racket delle scommesse. Molti dei maestri di Escrima sono emigrati nelle Hawaii e da qui In California, dove si sono conquistati un posto di primo piano nel panorama marziale contemporaneo. Il grande rilancio della tradizione marziale filippina avvenne proprio grazie a Bruce Lee e al suo allievo Dan lnosanto che costruirono il loro metodo di combattimento, il famoso Jeet Kune Do, principalmente sulle strategie dell’Escrima.
L’elemento caratterizzante dell’ Escrima e dei sistemi a essa collegati è lo studio degli angoli di attacco. Ne sono stati codificati dodici a seconda delle traiettorie con cui vengono portati i colpi. Una volta imparati questi angoli di attacco l’allievo apprende a utilizzarli con qualsiasi arma, dal machete arie mani nude, Il principio del combattimento rimane lo stesso per qualsiasi tipo di arma. LEscrima diventa così un sistema interdisciplinare di facile apprendimento e di tremenda efficacia. Una caratteristica ugualmente importante è che, al contrario della maggior parte delle altre arti marziali, l’Escrima prevede che l’allievo si impratichisca prima delle tecniche armate per poi passare a uno studio dei colpi portati a mani nude. La spiegazione fornita dai maestri sulle motivazioni di questa didattica è semplice. Il bastone, l’arma favorita delI’Escrima, è molto veloce; una volta abituati ai riflessi dall’esercizio con le armi in pugno, l’allievo diventerà presto abile anche nelle tecniche a mano nuda.
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