meteo Italia e nel mondo

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  1. francesco56_8
     
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    Poveretti sono dovuti evacquare e c'è pure il coprifuoco, ho visto certe foto di disperazione...
     
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  2. schmit
     
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    Il texas si appresta a essere colpito dall'uragano Ike
    «Abitanti di Galveston, se restate
    andate incontro a morte certa»
    Gli esperti: «Evento meteo impressionante, grande come tutto il golfo del Messico». Bush «molto inquieto»


    Ike agli infrarossi dal satellite alle 18,45 di venerdì ora italiana (da Goes.noaa.gov)
    GALVESTON (Texas) - «Fuggite: chi resta va incontro a morte certa. Tutti i quartieri e forse tutte le comunità costiere saranno inondate durante il picco massimo della marea dell'uragano». Più chiaro di così, il Centro nazionale degli uragani di Miami non poteva esserlo: si prevedono ondate di 6 metri. «Chi non obbedirà all'ordine di evacuazione e si troverà in case singole di uno o due piani affronterà una morte certa». A Galveston è massima allerta per l'arrivo, previsto nella tarda mattinata di sabato (ora italiana), dell'uragano Ike. Anche perché Galveston, nel settembre 1900, è stata teatro del più grande disasato naturale della storia degli Stati Uniti: un uragano colpì la città texana sul golfo del Messico provocando da 6 mila a 12 mila vittime, secondo le stime.

    CATEGORIA 2 - Ike al momento è un uragano di categoria 2 con venti a 160 km all'ora, ma i meteorologi prevedono che salirà fino a 3 prima di toccare terra. Alle 17 di venerdì (ora italiana) il centro del ciclone (con una pressione di 954 millibar) si trovava a 320 km da Galveston, ma è in avvicinamento a una velocità di 19 km/h. Il diametro dell'uragano, che gli osservatori definiscono un «evento meteo impressionante», è talmente ampio da riempire tutto il golfo del Messico, con un diametro di 1.500 chilometri. Il presidente Bush si è detto «molto inquieto» per l'arrivo di Ike. Le autorità del Texas hanno messo a disposizione mille autobus per l'evacuazione. Venerdì mattina a Galveston si trovava ancora circa la metà dei 58 mila abitanti.


    12 settembre 2008



    da Corriere della Sera
     
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  3. schmit
     
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    da La Stampa

    13/9/2008 (9:12) - EMERGENZA
    Ike è grande come l'intero Texas




    Con venti che soffiano fino a
    177 chilometri all’ora, l’uragano
    dovrebbe toccare terra nelle
    prossime ore. Centomila
    persone rifiutano l'evacuazione
    WASHINGTON
    Il gigantesco uragano Ike ha colpito la città balneare di Galveston, sulle coste del Texas, questa mattina alle 9.10 circa (ora italiana) con venti che soffiano a 177 chilometri orari. Lo ha annunciato il Centro nazionale degli uragani di Miami.L’uragano Ike, classificato alla categoria 2 su una scala di cinque, minaccia anche Houston, quarta città degli Stati Uniti, e altre zone costiere del Texas.

    Il Servizio meteorologico ha riferito che la perturbazione ha un diametro di circa mille chilometri, grande quanto l’intero Texas. La tempesta continua ad essere classificata un uragano di forza 2, e secondo le previsioni i suoi venti dovrebbero perdere di intensità. Tuttavia sono già molte le zone in cui sono riportati allagamenti. L’area più colpita è quella di Galveston, ma l’area colpita è vastissima. Allagamenti sono segnalati anche in Louisiana, anche se il centro dell’uragano non è ancora arrivato sulla costa.

    Alla una di Houston (le sette ora italiana) l’«occhio» di Ike era segnalato a una ottantina di chilometri dalla costa. Il governatore del Texas, Rick Perry, ha avanzato al presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, la richiesta di riconoscere lo stato d’emergenza a 88 Contee, in modo tale da assicurare alla popolazione colpita un risarcimento danni del cento per cento. L’ordine di evacuazione riguarda circa un milione di persone, ma si calcola che siano circa centomila coloro che hanno preferito restare nelle loro case. Il ministro della Sicurezza Interna, Michael Chertoff, ha dichiarato che, stando alle previsioni, almeno centomila abitazioni saranno colpite dagli effetti di Ike, e che milioni di persone resteranno senza energia elettrica a causa del passaggio dell’uragano, che potrebbe richiedere anche 24 ore.

    Quella interessata dall’uragano è una delle zone a più alta concentrazione di raffinerie petrolifere, molte delle quali sono state chiuse per precauzione. Chiuso anche il Centro Spaziale della Nasa a Houston. Al momento non si hanno notizie di vittime da mettere in relazione alla tempesta. Si prevedono allagamenti di proporzioni significative in un’area di centinaia di chilometri quadrati. Imposto il coprifuoco in molte città. Dal Galveston a Houston coloro che non hanno voluto evacuare sono obbligati a restare in casa per le prossime 24-48 ore.

    Ieri il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha rivolto un appello alla popolazione del "suo" Texas a fuggire al più presto, altrimenti sarà «morte sicura».
     
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  4. francesco56_8
     
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    dicono che quest'anno sarà un inverno mite
     
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  5. schmit
     
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    Pioggia e vento in diverse città.
    A Genova malori a bordo di una
    nave da crociera: chiusi il porto
    e l'aeroporto. Bergamo allagata
    Piogge torrenziali e venti violentissimi continuano a mettere in ginocchio la Penisola da nord a sud.
    Roma e Napoli - Ieri sera un nubifragio ha creato forti disagi nella capitale: decine gli interventi dei vigili del fuoco, vigili urbani, polizia stradale e operatori dell’Arma. Vento e pioggia anche a Napoli.

    Genova - Nel capoluogo ligure, invece, aeroporto e porto chiuso, problemi per i collegamenti ferroviari, code in autostrada, malori a bordo di una nave da crociera: una bufera di vento, con raffiche fino a 120 chilometri all’ora, e onde alte cinque metri, si è abbattuta sulla Liguria e sta creando disagi soprattutto nel levante genovese e nello spezzino. I vigili del fuoco sono impegnati da stanotte per i problemi causati dal forte vento e dalla mareggiata. Oltre che per rimuovere tegole e alberi caduti o pericolanti, i pompieri sono dovuti intervenire anche per sgomberare appartamenti ai piani bassi invasi dall’acqua del mare, a Boccadasse, nel levante cittadino. Un uomo è rimasto ferito, con il braccio schiacciato tra due barche. A bordo della nave "Fantastica", della Msc, attraccata nel porto di Genova dopo una difficoltosa navigazione, alcuni passeggeri hanno accusato malori ed è stato chiamato il 118. Numerose ambulanze si sono recate in porto per i primi soccorsi. L’aeroporto Cristoforo Colombo è chiuso fino alle 12.00. Le operazioni commerciali al terminal container nel porto di Genova sono sospese. Chiuso il terminal Vte di Voltri. A Nervi le onde spazzano i binari della ferrovia.

    Emilia-Romagna - Pioggia scrosciante e vento forte anche in Emilia-Romagna, dove nella notte è stato intenso il lavoro dei vigili del fuoco, subissati di telefonate con richieste di soccorso soprattutto per alberi e rami caduti. Molti i danni ai tetti e alle automobili in sosta, ma non sono segnalati feriti. Nella mattinata il cielo si è schiarito ma è continuato a soffiare impetuosamente il vento. Una tromba d’aria si è abbattuta nella notte anche a Raffadali (Agrigento). I danni secondo una prima stima sono ingenti: alberi sradicati, tetti scoperchiati, cassonetti della spazzatura rovesciati, un’auto schiacciata, fili e pali della luce divelti. Sul posto sono giunti immediatamente i vigili del fuoco e i carabinieri. La forza del vento ha divelto il tetto in lamiera di una palazzina trascinandolo per strada per qualche centinaio di metri. La struttura ha sfondato la finestra di un’abitazione ed ha poi danneggiato una Fiat Panda parcheggiata in strada.

    Bergamo - Allagamenti sparsi per tutta la città a Bergamo, a causa delle forti piogge che stanno cadendo da due giorni. I problemi più grossi si sono verificati nella tarda serata di ieri in via Borgo Palazzo, dove l’ostruzione dei tombini e la tracimazione di una roggia ha provocato l’allagamento della strada, dove l’acqua è arrivata a un’altezza di 40 centimetri e ha invaso il bar all’incrocio con via Piatti. Inferociti gli abitanti della via, secondo i quali il problema si ripropone a ogni nubifragio da qualche anno, da quando è andato in pensione l’addetto che si occupava di aprire e chiudere le chiuse del vicino canale scolmatore. Problemi di allagamenti anche lungo la Circonvallazione, dove si sono create code, disagi e vari incidenti.






    da La Stampa
     
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  6. schmit
     
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    ALLERTA TEVERE - E non è ancora finita: l'onda di piena del Tevere arriverà venerdì nella capitale e solo allora si saprà se il pericolo di un'esondazione in città è scongiurato del tutto. La buona notizia arriva dalla Cgil che ha revocato, a livello nazionale, lo sciopero delle ferrovie in programma. Mentre il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha differito con un'ordinanza lo sciopero nel settore aereo indetto da alcune sigle sindacali. «È una situazione seria, molto critica - ammette il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che ha riunito il Comitato operativo per monitorare costantemente la situazione - ma al momento non c'è allarme. Stiamo gestendo l'emergenza con grande professionalità e dobbiamo tenere la guardia molto alta».

    SITUAZIONE DIFFICILE - Nonostante l'impegno di migliaia di uomini e gli avvisi meteo diffusi nei giorni scorsi in modo che tutte le strutture locali fossero allertate, la perturbazione ha colpito in modo pesante. E questo non solo per la violenza dei fenomeni. «Sono 50 giorni che piove e nevica senza risparmiare alcuna parte del paese. Evitare questi fenomeni è impossibile e il terreno non riesce più a trattenere l'acqua» premette Bertolaso. Poi però accusa: «Ci troviamo a dover intervenire oggi dopo decenni di abusi, incuria, distrazione di fondi destinati alla messa in sicurezza del territorio. Dobbiamo fronteggiare situazioni e danni che potevano essere evitati se vi fossero stati in passato investimenti adeguati».



    DANNI - Polemiche a parte, è comunque già chiaro che il maltempo si lascerà alle spalle milioni di euro di danni. Al momento però le preoccupazioni sono altre e due sono le criticità maggiori: i fiumi dell'Italia centrale; le strade e le linee ferroviarie del sud Italia. In Toscana, Umbria e Lazio hanno già straripato fiumi minori, l'Arno ha superato il primo livello di guardia agli Uffizi e solo in serata il livello è sceso, l'Aniene è straripato a Tivoli, il Tevere è esondato in Umbria, nel viterbese e ad Orte. Ed è proprio il Tevere l'osservato speciale, visto che l'onda di piena deve ancora raggiungere Roma. Tra mezzogiorno e le 2 di venerdì potrebbe fuoriuscire dagli argini in alcuni quartieri di Roma, dice Bertolaso, che ha annunciato una serie di «misure precauzionali» per evitare rischi per la popolazione. «Il Tevere sta crescendo e a Orte ha superato tutti i livelli registrati negli anni passati - afferma il capo della Protezione civile - dunque al momento c'è un 50% di probabilità che possa verificarsi uno scenario che prevede una fuoriuscita d'acqua e il rigurgito delle fogne in alcune zone della città». Una situazione che sarà limitata ad alcuni quartieri di Roma nord: Prima Porta, Ponte Milvio, Flaminio, Villaggio Olimpico. Per ridurre i rischi si stanno già predisponendo delle limitazioni al traffico e verranno chiuse le scuole nei quartieri che potrebbero essere interessati dalla piena del fiume.

    SICILIA - Emergenza maltempo anche in Sicilia, dove si mantiene alta l'attenzione della Protezione civile in relazione a possibili ulteriori piogge nelle prossime ore e nella notte. Si teme l'aggravamento dei danni ai fabbricati ed alla viabilità per allagamenti, crolli e frane in particolare nelle aree tirreniche del messinese già fortemente colpite in queste ultime 24 ore. La statale 113 è interrotta in tre punti. Oltre ai torrenti del Messinese destano preoccupazione i fiumi Alcantara, il Simeto e il Salso. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, «segue costantemente l'evoluzione della situazione e - afferma una nota - mantiene il contatto con i sindaci attraverso il dipartimento regionale della Protezione civile»

    NOTTE IN ALBERGO A PALINURO - A causa dello straripamento del fiume «Lambro», le famiglie evacuate dalle loro abitazioni a Isca delle donne, località del Comune di Centola Palinuro, trascorreranno la notte in albergo. Un'area di un paio di chilometri quadrati è stata completamente sommersa dall'acqua, che ha anche invaso i primi piani di una sessantina di abitazioni. Almeno duecento le persone destinate a pernottare negli alberghi della zona. «Per il momento abbiamo allertato quattro alberghi, pronti ad ospitare le famiglie evacuate. - ha detto il sindaco di Palinuro, Romano Speranza - Non abbiamo ancora un quadro preciso delle case coinvolte dall'inondazione. Nelle prossime ore cercheremo di fare il punto sul numero esatto di persone evacuate».

    TRENI - Grossi problemi anche sulle linee ferroviarie: sulla direttissima Roma-Firenze si sono registrati pesanti ritardi, mentre è di fatto bloccata la linea per la Sicilia, a causa di una frana. Almeno settecento persone sono rimaste chiuse nei treni per ore e sono state assistite dal personale di soccorso tanto che la Protezione Civile e Trenitalia hanno deciso di valutare se far partire altri treni fino a quando non verrà ripristinata la linea. Grave anche la situazione delle strade: ci sono frazioni isolate e vie di comunicazione bloccate in Basilicata e in Sicilia, per tutto il giorno i traghetti tra Messina e Reggio Calabria sono rimasti in porto, così come sono saltati i collegamenti con le isole minori. Tutte le strade costiere, dalla Calabria alla Puglia sono presidiate in vista delle mareggiate che arriveranno nelle prossime ore. È andata invece leggermente meglio al nord, dopo le abbondanti nevicate di mercoledì: è piovuto su buona parte delle regioni settentrionali, le scuole sono rimaste chiuse in provincia di Trento e Bolzano per la neve, a Venezia l'acqua alta ha fatto la sua comparsa per il secondo giorno consecutivo ma complessivamente non si sono registrati grossi problemi.





    11 dicembre 2008

    da Il Corriere della Sera

    commento

    non si era mai visto un tempo cosi'
     
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  7. schmit
     
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    da La Stampa
    13/12/2008 (8:1) - MALTEMPO
    Piena Tevere, il fiume non fa più paura
    Ma un irlandese cade in acqua e affoga



    Il corso d'acqua è arrivato
    a un massimo di 12,55 metri
    ROMA
    A Roma il Tevere fa meno paura ma un ragazzo irlandese è caduto nel fiume e al momento risulta disperso nelle acque. Il giovane, dice la Protezione Civile, sarebbe caduto nella notte all’altezza di Ponte principe Amedeo per cause fortuite, sporgendosi troppo dal ponte mentre assisteva alla piena del fiume. Le ricerche continuano da circa quattro, cinque ore dal ponte sino all’isola Tiberina: è al lavoro una squadra di sommozzatori. La piena del Tevere però è passata senza creare particolari problemi in città. I disagi maggiori si sono verificati fuori, nella zona di Orte, dove il fiume è esondato, e a nord della città, dove è esondato il fiume Aniene.

    I problemi ora si spostano alla foce del Tevere, che resta sotto controllo: su tutto il tratto continua infatti il monitoraggio da parte dei Vigili del fuoco e degli uomini della Protezione civile. A Roma il problema più rilevante è al ponte di Castel Sant’Angelo, dove alcuni barconi ostacolano il defluire del corso dell’acqua. Ma in tutta la Penisola, da nord a sud, si registrano forti disagi e molti sono stati gli interventi di soccorso delle forze dell’ordine e degli uomini della protezione civile per allagamenti, esondazioni, smottamenti, frane, nevicate in montagna e mareggiate sulle coste. La situazione più grave in Calabria, dove il maltempo ha causato in mattinata la morte di due persone e molti danni: a Reggio Calabria un anziano è deceduto per un malore dopo che il ramo di un albero si era abbattuto sulla sua auto; a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, una persona ha perso la vita nel crollo di un ponte, mentre tentava di portare aiuto ad un conoscente rimasto in panne in mezzo all’acqua.

    In Sicilia, sull’ Etna, 10 ex scout e una guida che da 4 giorni erano bloccati nel rifugio Timpa Rossa a 2 mila metri, a causa della forte nebbia e di una tormenta di neve, sono stati soccorsi e riportati a valle dal Soccorso alpino della Guardia di Finanza.
     
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21 replies since 27/3/2008, 13:10   291 views
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