Steve Rizzo |
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| Sto leggendo La vita istruzioni per l'uso di Georges Perec (1978 ma è arrivato in Italia nel 1984) e quasi provo un orgasmo da quanto è stimolante, divertente, incredibilmente ben costruito e alanmooriano (un personaggio si chiama Rorschach, citazione sicura da parte di Moore secondo me!) questo romanzo! Pensate che si svolge in un solo condominio francese e ogni capitolo è ambientato in una sola delle stanze del condominio e dagli oggetti, dalle cose e dalle persone si dipartono mille e mille storie fulminanti e tutte convergenti a creare una sorta di puzzle... ma in realtà non succede niente nel presente della narrazione, è come se l'autore descrivesse dei pezzi di un puzzle che chiaramente sono immutabili e fermi ma non li si comprende separatamente dal resto (ma non abbiate paura, ogni capitolo ha trovate geniali e divertentissime). E' un romanzo celebre e molto conosciuto ma chissà perchè quel titolo me lo faceva sembrare molto più leggero e superfluo di quello che è: un libro necessario.
P.S. Calvino lo considerava un capolavoro assoluto.
P.P.S. L'edizione francese si intitolava La vie mode d'emploi, sottotitolo: Romans, "romanzi", al plurale!
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