marina53 |
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| Nei ristoranti cinesi in America i biscotti della fortuna sono un pò come i Baci Perugina qui da noi. Vengono serviti a fine pasto, e il bigliettino contenuto dentro di essi viene interpretato alla luce della propria situazione personale. Contrariamente a quello che comunemente si pensa, le origini dei biscotti della fortuna risalgono al Giappone e non alla Cina. Una recente ricerca compiuta dalla signora Yasuko Nakamachi ha portato alla luce la verità: la prima traccia della presenza di biscottini risale al 1878 e si tratta di un’illustrazione giapponese. Nei primi anni del Novecento, poi, i biscottini approdarono in California in seguito all’immigrazione giapponese in America. Di qui l’usanza è arrivata ai ristoranti cinesi di San Francisco, per poi diffondersi ulteriormente. Naturalmente, le origini dei biscottini della fortuna sono molto più antiche e affondano le radici nella aleuromanzia, ovvero la divinazione della farina. L’aleuromanzia nel Medioevo veniva praticata nascondendo nei sacchi di farina dei biglietti sui quali erano stati scritti i responsi, o addirittura giudicando un individuo colpevole o innocente a seconda del modo in cui mangiava una focaccia di farina o di grano. I biscottini della fortuna si richiamano poi anche alla sticomanzia, forma di divinazione in cui si legge a caso una riga di un libro e lo si interpreta rapportandolo alla situazione di chi interroga. In Italia i biscottini della fortuna sono molto difficili da reperire, a meno che non si opti per il servizio del biscottino virtuale: molti siti offrono gratuitamente il responso del biscotto della fortuna con un click fonte
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