Costruirsi un auto a idrogeno

Si può fare? Scopriamolo insieme!

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  1. eroyka
     
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    Riporto gli ultimi 2 interventi dalla discussione "Motore ad H2O" per continuare qui questo interessantissimo intervento.
    Roy

    HA SCRITTO JETBLACK:
    Ciao a tutti ho 27 anni studio giurisprudenza ma ho il pallino x la fisica.....tanto tempo da dedicare alle ricerche e un pool di persone che mi coadiuva nei miei pazzi esperimenti, sono nuovo di questo forum e trovo interessantissimo che vi siano discussioni inerenti gli argomenti ivi trattati da parte di italiani...(padri delle più grandi invenzioni), purtroppo in giro si vedono solo documenti stranieri...di cui tanti poco o per nulla attendibili.
    A riguado del reattore ad H20 a mezzo di elettrolisi ottimizzata io vi posso dire che lo costruito....e testato su un motore 1000 Fire a carburatore di una fiat UNO e dopo 5 anni di dura ricerca e di duro lavoro...funziona! ma distrugge inevitabilmente il propulsore....aprendone il monoblocco o facendo saltare via i collettori di aspirazione...però prima di fare questo rimane in moto per circa 5 minuti.....e produce allo scarico acqua tiepida...
    La strada da seguire è quello di realizzare un circuito a risonanza controllata (Brevetto di Stanley Meyer)...se volete vi posto i numeri dei brevetti che dovete seguire per la costruzione....(presumo comunque che li conosciate già) e qui vi fornisco gli accorgimenti che dovete operare, gli altri metodi (Brevetto di Garrett) non funziona, lo dico per esperienza...e se lo fà ha bisogno di troppa energia....o di acidi aggiunti, a 12 volt si parla di almeno 100 ampere per funzionare ed alimentare un motore...solo per farlo scoppiettare, con tale metodo un alternatore di un'auto non riuscirebbe a stare dietro a tale richiesta di energia, ci ho provato è ho fallito...ho usato per fornire corrente non cavi, ma tiranti in acciao raffreddati in olio....poi ho lasciato stare e sono passato al risuonatore....
    Il progetto di Meyer invece stira le particelle d'acqua e per poterlo realizzare c'è bisogno di un circuito non semplice da progettare e costruire....è stato quello che mi ha fatto perdere più tempo e denaro......
    Le correnti in gioco diminuiscono notevolmente (rimangono comunque sull'ordine delle decine di Ampere e quindi la quantità di energia utilizzata è tutt'altro che irrisoria, basta che guardiate i cavi da me utilizzati sul mio reattore e potrete farvi un'idea.....) e si ottiene la polverizzazione dell'acqua e un effetto nebbia con produzione della miscela di gas con velocità di fiamma elevatissima tanto che per essere trasportato deve essere convogliato in più tubicini con sezione piccolissima proprio per evitare il ritorno di fiamma dovuto all'abbassamento di pressione che si avrebbe con un tubo unico ma più grande.
    Tale gas prima di essere iniettato deve essere destabilizzato mediante una sorgente LASER ultravioletta (l'infrarossa non funziona, i raggi ultravioletti in natura sono i responsabili della scissione molecolare del'acqua in H e O)...l'aria presa all'esterno del propulsore deve essere ionizzata, guardacaso il laser essendo una sorgente fotonica coerente per essere prodotta ha bisogno di un circuito ad effetto di risonanza.....ancora più difficile da costruire.....
    Ho potuto notare che tale gas non produce danni nel propulsore se è in eccesso e cioè in saturazione, (probabilmente perchè non vi è sufficiente comburente quali ossigeno per innescare la combustione..), produce danni se vi è un abbassamento di pressione con conseguente ritorno di fiamma al reattore.....
    Il reattore è costituito da 9 tubi (o placche di acciaio diamagnetico concentriche poste ad una distanza di 0.75 sino ad 1.5 mm e lunghe 250 mm quella esterna e 210 quella interna.) collegate in parallelo
    al circuito risonante...la frequenza segue la costruzione del reattore poiche nel circuito RLC, C è costituito dal risuonatore (reattore).....il contenitore esterno è di titanio (l'acciao lo sconsiglio perchè interagisce con l'idrogeno), la plastica o il plexiglass sono sconsigliati per via della pressione, il vetro pirex è OK (il mio prototipo è interamente in PIREX), per un buon prototipo e per evitare una qualsiasi interazione con il contenitore quest'ultimo dovrebbe essere costruito in vetro al quarzo...., utilizzato nei lalaboratori per ottenere acqua purissima al 99% ma i costi per una realizzazione su misura sono eccessivi.....di cilindri in pirex se ne trovano nell'industria chimica per gli strumenti da laboratorio a prezzi accettabili intorno ai 1000 euro.
    E' necessario avere anche un toroide nanocristallino (come per il MEG) che elevi la tensione senza troppe perdite (altrimenti avremo un'onda distorta in uscita) e un circuito supplementare che alimenti separatamente i mosfet che altrimenti non lavorano cadendo in tensione ai capi del capacitore facendolo diventare un resistore.....(poichè sino alla frequenza di risonanza il reattore è un capacitore....oltre diviene un resistore, se volete vi posto i calcoli sulla frequenza di risonanza la mia si aggira sui 19.8 Khz) con il risultato di vedere qualche bollicina e nulla di più.
    Per la frequenza di risonanza ho dovuto agire empiricamente....scoprendo che è meglio isoalare le celle (1 anodo e 1 catodo formano 1 cella, in pratica parlo di una coppia di tubi concentrici) altrimenti si ha un sovrapposizione di una frequenza di disturbo...la quale rende vano il tutto!.
    In 5 anni e per seguire un sogno ho speso più di 50000 euro tra materiali speciali, strumenti, ricerche e componenti.....nonchè per l'affitto di un capannone ove tenere il progetto al sicuro, e dove tuttora è!.
    Sono arrivato ad una conclusione che utilizzare l'idrogeno in codesto modo è uno spreco....poichè esso è un vettore energetico, utilizzandolo nelle fuel cell si avrebbero migliori risultati, ma il fatto di produrlo utilizzando comunque una fonte elettrica renderebbe vana la cosa, quindi presumo si debba guardare altrove, per di più la combustione dell'idrogeno sviluppa si acqua tramite il suo ricombinamento ma anche gas NOX il quale è altamente inquinante, il motore migliore da alimentare con l'idrogeno è il diesel perchè ha un rendimento maggiore dato che sfrutta il fatto che l'idrogeno esplode a 12 atmosfere, nel motore a benzina è un casino utilizzarlo per via della messa in fase, ma io ho prediletto il benzina per il fatto che non avevo più denaro e avevo già acquistato il propulsore con tanto di banco!
    Per il motore a benzina mi sono fatto sviluppare apposta un iniettore dalla Bosch modificato per l'idogeno che però non funziona...poichè il gas passa lo stesso anche quando l'iniettore è chiuso e quindi lo inietto dal collettore dell'aspirazione.
    Per il toroide (quello usato da Meyer guardacaso non è più in produzione), ho dovuto farmi fare una campionatura di 100 pz appositamente dalla EPCOS....(x la ferrite) e poi avvolgermelo manualmente.......non seguendo l'indicazione delle spire di Meyer ma ricalcolando il tutto sul mio risuonatore.
    Se avete bisogno di informazioni ben volentieri, adesso voglio ottimizzare tale procedimento per un utilizzo prolungato del propulsore...pochi minuti non servono a niente, una volta riuscitosi poi posterò il tutto su internet...GRATIS ovviamente.....al fine di DIMOSTRARE CHE IL SISTEMA ECONOMICO E' UNA FREGATURA...NON E' POSSIBILE CHE IN 200 ANNI L'UNICA EVOLUZIONE SIANO STATI I TELEFONI CELLULARI......
    Dimenticavo... il problema dell'idrogeno e che posandosi sui metalli li riduce criccandoli....almeno dall'analisi delle camere del mio propulsore (con reagente metalloscopico e lampada di Wood..quella usata in C.S.I per vedere le tracce tanto per intenderci, utilizzata anche dai metalloscopici che ispezionano gli aerei....) ho notato delle micro crepe nel metallo dovute o alla reazione chimica sopracitata o alla troppo alta temperatura del gas in questione.
    Diffidate di chi offre progetti su internet a pochi dollari NON FUNZIONANO e fanno solo girare le palle......risparmiate denaro.....chi ha la soluzione in questi campi la rende pubblica gratuitamente...tanto tutte le scoperte su cui si basano questi metodi alternativi sono coperti da brevetto in mani delle multinazionali... o ai governi impossibile e soprattutto sconsigliato lucrarci sopra......
    Vi posto delle foto sui miei esperimenti che non sono stati per nulla facili....e soprattutto hanno richiesto tempi lunghi e attrezzature costose, seguite il link!
    Il risuonatore è stato costruito con tecnologia di lavorazione con misure al MICROM (assemblato non saldato)....senza tale precisione la cavità non funziona.....quindi se volete riprodurlo dovete farlo sviluppare da qualche azienda di precisione....
    P.S Avevo anche contattato lo scorso anno la rivista NEXUS quella italiana per pubblicare le mie ricerche e i piani di lavoro....sempre per email....ma mi hanno snobbato anche loro.....e non ho saputo come mai..... Mah la risposta non la saprò mai!

    Ecco le foto.
    http://www.imagestation.com/album/?id=2130358870

    Se riesco prossimamente posto un video, così la cosa è un pò più chiara......
    Dovete registrarvi per vedere...è gratis, fatemi sapere cosa ne pensate ciao a tutti, ora accantonato questo progetto... o almeno non dovendoci più perdere le nottate dietro mi butto sullo sviluppo dell'anti G di Aquino...o meglio dei tedeschi.....vediamo che ne esce.......(mi sa che Aquino al massimo l'ha perfezionata e teorizzata dopo che era caduta negli archivi russi......)
    La vera scoperta è stata fatta dai tedeschi nel 45' nei laboratori della SKODA durante la guerra, i quali avevano già sviluppato il disco volante per mezzo dell'effeto COANDA, unendolo al effetto dell'inversione di polarità del campo terrestre per mezzo dell'effetto LENTZ.....provate a costruirvi uno smagnetizzatore per tv con 250 spire filo numero 30 e poi attaccarlo ad una sorgente AC 220 volt.....occhio a non arrostire e a non distruggere il contatore, ma vedrete la bobina sollevarsi da terra...e non per effetto della scarica ionica......
    Ovvio che non è possibile tenerlo acceso per più di qualche secondo......pena la frittura della bobina...
    Su sta cosa ci hanno fatto anche un documentario proprio ieri 22/02/05 alle 3.00 AM su discovery channel intitolato "I VERI DISCHI VOLANTI".....
    Ciao a tutti e alla prossima!
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    Ha risoposto ARMANDO DE PARA
    Ciao Jetblack,
    ben arrivato e complimenti per i risultati che hai ottenuto, per caso collabori con il gruppo EKO?

    Da qualche tempo ho preso contatto con questo gruppo incuriosito da quanto propongono in questi siti:

    www.fast-ohg.it
    www.idrogeno-biodiesel.it
    www.risparmio-carburante.it
    www.eko-smogbuster.it

    Li conoscevi già?
    Dopo aver preso contatto con questo gruppo e dopo una serie d'incontri, ho revisionato la mia R5 e la 206 CC (2000 16 V) preparandole appunto per l'installazione e la verifica di questi dispositivi.

    Purtroppo l'ingegnere che doveva portarmi i dispositivi risulta essere troppo impegnato e quindi non ho ancora ricevuto nulla, ti premetto che a seguito di quanto dichiarato, una volta verificato la bontà dei prodotti, su NEXUS sarebbe apparso un articolo e non solo su NEXUS.....

    L'intera questione è molto interessante, qualche giorno fa ho sentito un'intervista su isoradio (venerdi 18/02 ore 10:30) e parlavano proprio dei dispositivi EKO.

    Non solo, ho lanciato una ricerca a tappeto in internet, non credendo che questi dispositivi (almeno non tutti) fossero stati inventati e quindi prodotti dal gruppo EKO a Cagliari, in poche ore ho scoperto che il mio intuito (come sempre) non sbaglia mai e ho trovato gli stessi dispositivi venduti tramite alcuni link Americani e inglesi:

    http://www.freebreeze.com/bio.html
    http://members.surfbest.net/[email protected]
    http://www.survivalunlimited.com/biodiesel.htm
    http://www.hydrogenappliances.com/bioD.html
    http://lowestcostenergy.com/bioD.html
    http://www.vegetableoildiesel.co.uk/
    http://biofuelsystems.com/products.htm

    Incredibile vero???

    Di base ho verificato che hanno in comune una serie di dispositivi che vanno dalla generazione di idrogeno ad alta efficienza (con involucro in titanio!!!) a dispositivi eolici con generatori a magneti permanenti, celle solari e interessantissimo il bio-diesel al quale viene aggiunto l'idrogeno prodotto da queste celle in titanio.

    La cosa che più mi lascia perplesso, è la non reperibilità dei conduttori di questi siti che da alcune ricerche effettuate portano per una gran parte ad un'unica persona di origine arabo-americana

    Sempre più intrigante no?

    Comunque per tutti i lettori di questo forum, mi sento in dovere di avvertirvi che non mi è stata data ancora la possibilità di verificare i contenuti espressi in questi link che ho riportato e quindi non posso confermare la bontà e l'autenticità di quanto viene dichiarato, di soldi ne vengono chiesti parecchi, attenzione perchè chi vende declina ogni tipo di responsabilità sull'utilizzo di questi dispositivi non fornendo nessun tipo di garanzia

    Sono perfettamente d'accordo con te quando dici che bisogna diffidare da chi propone in rete a pochi o tanti dollari questi dispositivi, ma la cosa che mi risulta strana è che il dispositivo da te realizzato è del tutto identico (almeno nelle descizioni) a quanto ti ho riportato, non te la prendere se faccio questo confronto, la mia è solo una considerazione, potrei sbagliarmi o potrebbe essere che casualmente avete raggiunto gli stessi risultati perchè avete seguito gli stessi percorsi.

    Comunque tornando a noi, ti rinnovo i complimenti per il lavoro svolto e i risultati ottenuti, sono convinto che molti di questo forum ti chiederanno spiegazioni tecniche più dettagliate per replicare il tuo generatore d'idrogeno.

    Ti consiglierei di aprire un 3D tecnico per la realizzazione del generatore d'idrogeno, sono convinto che Roy ti darà tutto il suo contributo in questo, come anch'io del resto

    A presto
    Armando
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36 replies since 23/2/2005, 11:45   22692 views
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