Cornici dell'esistere

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  1. schmit
     
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    Solitudine

    Solo
    tra fantasmi presenti, passati e futuri
    solo
    a sdipanare i gomitoli della vita che affanna
    solo
    a gioire se una folata di sentimenti ti coglie
    solo
    a condividere con le tue illusioni di confronto
    solo
    a pareggiare i conti in sospeso

    ma nel travaglio perenne di ogni vita
    Dio che piange lacrime amare
    per la sua creatura mal riuscita...

    letizia schmit


    ...e ti ritrovo all'alba vita
    passato è l'oblio della notte
    ma all'alba
    mi riappari in tutta la tua fulgidezza
    attendo gioiosa
    il mistero dell'ore che trascorrono
    e in loro è nascosta la meraviglia
    delle cose...
    oggi ho scoperto
    un rovo fiorito
    domani sara' la volta di una primula?
    e tu che il tempo
    nel tuo volto
    ha lasciato una piccola ruga di esperienza
    attendi ancora con gioia
    il mutare delle stagioni
    e ad ognuna, in te,
    le sue meraviglie.


    letizia schmit
     
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  2. D'Atene
     
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    ti dedico volentieri questa musica in video, è il video che mi fa pensare, dopo la lettura di queste tue ultime poesie,
    quello che è il tuo desiderio inappagato?



    trovarsi e perdersi in una altalena eterna!
     
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  3. schmit
     
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    ti ringrazio D'Atene, per aver ritrovato la sigla di un mio notturno, il risentirla mi ha portato indietro negli anni provando una leggera commozione...leggera perche' ormai molto distante da quei momenti e quel clima...
    Grazie anche per la seconda molto piu' vicina per effetti al mio pensiero attuale.
    "ritrovarsi e perdersi in un eterno presente"
    da una poesia di letizia schmit

    non è un desiderio inappagato...è semplice constatazione
     
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  4. schmit
     
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    Cielo mare e terra
    nella prima notte estiva.

    Il rumore delle barche
    che viene dal mare
    mi accarezza l'udito
    e lo sfavillio delle lampare
    le mie pupille.
    Luce che arriva a me,
    riverbero dell'acqua resa argentea
    da luna e lampare.
    Due fasci di luce si amano
    luce di terra e luce di cielo.
    Le stelle ci guardano
    scrutandoci l'anima
    e noi assetati
    beviamo alla fonte d'infinito.
    Chi ascolta i nostri cuori?

    letizia schmit

     
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  5. schmit
     
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    non mettero' l'autore di questa nota per il rispetto della privacy, ma siccome mi è stato chiesto un commento vorrei che lo leggeste e mi diceste qualcosa voi:

    Gli occhi di chi ha sofferto hanno più memoria.Condividi. domenica 24 gennaio 2010 alle ore 13.36
    Perché quando hai il dolore radicato dentro di te è difficile che questo ti lasci. Diventa come una droga della quale non puoi fare a meno. Così lo ricerchi in tutte le sue forme e manifestazioni. Perché è parte di te e tu non puoi vivere senza. Si viene a creare una sorta di relazione, in cui il Dolore è tuo compagno. E passeggiate a braccetto per i sentieri della solitudine.
    Davanti allo specchio, una ragazzina. Non si può ancora definire donna, è troppo piccola anche solo per pensare che un giorno lo diventerà davvero. E’ nuda. Si guarda così minuziosamente, sembra quasi che voglia leggersi i pensieri. Non è in grado di capirli. E’ troppo scossa per capire quello che le è successo. Tutti dicono che quando un ragazzo ti lascia si soffre, ma che poi passa, perché, in fondo, la vita va avanti. Ma nessuno sa realmente come può reagire una ragazza di fronte a tanta violenza. Non lo possono capire se la ragazza non parla e si guarda allo specchio. Si scruta. E ricorda quello che il ragazzo le ha fatto passare: lei era follemente innamorata di lui, lo vedeva così forte e sicuro di se. Era un uomo e lei lo amava. Era disposta a tutto per renderlo felice, anche concedersi ai suoi amici. Lui lo desiderava tanto. E poi quella voce che ti dice:”Controllalo. Lui mente”. E scoprire quanto quella voce avesse ragione. Lui mentiva. Lui aveva un’altra donna. Forse lei veniva trattata bene, forse non era solo il giochino pomeridiano suo e dei suoi amici. E’ lì, davanti allo specchio che sente l’odio esplodere. Sente come qualcosa che vuole uscire. Vede i suoi occhi iniettati di sangue e capisce che provocarsi quel dolore è l’unica via di uscita. Si avvicina al gabinetto e si infila due dita in gola e così tutto quell’odio esce. E lei prova dolore e vergogna. Gli stessi sentimenti che provava quando si concedeva a quei ragazzi. E stava bene.
    Quanto è facile perdersi nel dolore? Indipendentemente dalla forza di una persona, il dolore può entrare nella propria vita. E in quel momento si diventa come degli estranei, per gli altri, ma soprattutto per se stessi. Si vive una sorta di mutazione caratteriale, ma anche fisica. Il cuore, da muscolo, rosso, forte e vivo, si trasforma in una pietra incapace di provare alcun tipo di sentimento. Dopo una delusione, se non hai qualcuno al tuo fianco che ti faccia capire quanto tu sia bella ed importante, inizia un lento ma potente declino. Dopo le violenze vissute, ci si illude di aver capito che gli uomini non cercano l’Amore, ma il divertimento, il gioco. E allora vuoi assecondarli ed essere importante per qualcuno, dato che non riesci ad esserlo neanche per te stessa. Allora si diventa ciniche, provocatrici. Ci si butta via. Poi si vuole buttare via tutto. Di nuovo. E ancora. Ancora.
    Ecco, si diventa fondamentalmente persone tristi. Cercatori di orgasmi volgari che lasciano un senso di vuoto. Ci si trasforma in persone sempre alla ricerca di un attimo di piacere che ci possa completare.
    Il Dolore non ti lascia. Un giorno incontri un uomo che ti fa stare bene e con quell’uomo ti apri, gli racconti quello che sei o quello che ti illudi di essere. Lui non ti crede, perché, quell’uomo i tuoi occhi li sa leggere davvero. Lui vede altro nel tuo sguardo. Tu hai paura, perché ti sei concessa troppe volte a persone che ti parlavano dei bei sentimenti. Ogni volta che i vostri sguardi si incontrano sentite una scossa e capisci che di lui ti puoi fidare davvero, senza avere paura del dolore. Ma il Dolore è bastardo e non ti lascia. Ti illudi di essertene liberata, di averlo lasciato. Ma questo si nasconde, per tornare allo scoperto proprio nel momento in cui credi di aver raggiunto una sorta di serenità ed equilibro. Proprio quando sei felice si presenta e ti benda gli occhi con la sua maschera, cosicché tu possa perdere ogni punto di riferimento. Ti prende per un polso e ti conduce con se, fino ad una spiaggia dove tu pensi di poter essere felice. Una volta che il Dolore ti toglie la benda, ti rendi conto che in realtà quella è la spiaggia della malinconia, in cui si coltivano le preda. Si è come vittime sacrificali per un animale che ti divora. Dopo il sacrificio vai a bagnarti i piedi in quel mare, sperando di poter lavare di dosso la vergogna. Speri di poter nascondere tutto, come hai fatto per anni. Ma questa volta non sei da sola. Questa volta hai un uomo accanto che ti ama e che ha accettato tutto di te. Provi a nascondere tutto, vuoi espiare quella nuova colpa e farti travolgere nuovamente dallo schifo. Ma quell’uomo ti ama davvero e così ti apri nuovamente a lui. Lo colpisci a freddo, con un semplice pugnale nel petto. Lo trafiggi. Prendi coscienza di quello che sta provando e cerchi di ricostruire le vostre anime.
    Capisci che solo una cosa può lavare via l’umiliazione e il dolore. Che solo con l’Amore il tuo compagno di viaggio, il Dolore cercherà altri approdi. Non è con il vomito, i lividi e la volgarità che si cancella tutto, ma con la Bellezza, la Lucida Follia, la Passione, la Comunione e la Condivisione che tutto lascia solo un lieve segno dentro di te.
    La nostra totalità possiamo raggiungerla solo grazie a noi stessi. E possiamo rendere questa scoperta di noi più piacevole con la compagnia di una persona che sia in grado di capire ogni più remota piega del tuo essere.
     
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  6. schmit
     
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    non lo sento sincero,ho l'impressione che la persona legga troppi libri di appendice si diceva una volta ma potrebbe essere anche una realta' troppo distante da me per cui preferisco tacere.
     
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  7. schmit
     
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    Quando l'animo è afflitto ci vuole un bagno vitale rigeneratore
    Nudi nella nuda terra la pioggia rigeneratrice della natura!

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  8. schmit
     
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    Eccomi a te a mani vuote,non ho fatto a tempo a preparare nessun dolcetto,la mia bocca era troppo amara per addolcirla con un semplice dolcetto...ci sarebbero voluti quintali di zucchero d'amore,una gomma grande quanto tutto il mondo per cancellare la cattiveria,una enorme carta fatta con l'idea di Rousseau (l'uomo nasce buono,è la societa' che lo corrompe) per avvolgere questo grande mondo prima di essere corrotto, per gustarne il sapore della bonta' verginea come si gusta un cioccolatino.
    Su tutto posso non far caso,ma c'è una cosa sulla quale non riesco a passarci sopra indifferentemente,la cattiveria gratuita.Quella mi fa male e piu' ancora quando a produrla sono camaleonti che non riesci a distinguere subito,si mimetizzano nello stupendo paesaggio della bonta' per carpirti come fiere che aspettano il "lauto pasto". Sono gli Jago della vita,sono il venticello di Rossiniana memoria.
    Oh!!! Margherita che brutto imbatterci in questa sensazione di amarezza.
    L'uomo, il mio simile,l'essere al quale dovrei assomigliare in quanto mio simile...cos'è Margherita' cos'è per te la cattiveria? cosa spinge l'uomo a far male ad un altro? Perche' l'uomo non vuol capire che la bonta' è una moneta al sicuro nella banca del cuore e che investendola puo' renderti sempre piu' ricco?
    Buona notte Margherita,so' che tu mi capirai. Passera' anche questo momento,perche' io so che dietro le nubi c'è il sole e il cielo azzurro,le nubi si dilegueranno ed il sole dell'amore tornera' a riscaldarmi l'anima del mio cielo azzurro.

    Sai, dopo una bella dormita,stamani mi sono svegliata fresca come una rosa e delle sensazioni di ieri sera non c'era piu' nemmeno l'ombra. Ecco il bello della vita che tutto è fuggevole...
    Stamani dovevo andare a farmi la carta di identita',e mi sarebbe venuta a prendere una amica per accompagnarmi :
    "tieniti pronta" mi aveva detto,
    ed io diligentemente ho cominciato a prepararmi. Pantaloni bleu,che mi snelliscono,camicetta corallo di seta larga larga che mi ricopre il sedere pronunciato,sandali bleu. Una lieve riga nera nel sotto dell'occhio,un lieve rossetto alle labbra color corallo e due pizzichini con lo stesso rossetto ben sfumato sulle gote. Capelli lunghi raccolti a coda di cavallo. Questa tutta la mia toilette di trucco.
    Un ultimo sguardo allo specchio,nel quale mi sono compiaciuta e dettomi:"Beh,sei ancora giovane...vai tranquilla".
    Ero allegra e cinguettante come un uccellino al primo volo.
    La mia amica mi dice:"Che hai letizia stamani? sei raggiante" ed io:" bho? non so,mi sento bene".
    Arriviamo al municipio,primo intoppo:
    "Signora, la fotografia della patente non le somiglia"
    io."certo,sono passati 40 anni..."
    Prima botta, rifletto dentro di me:"da giovane ero bellissima, mi dicevano; allora se non somiglio vuol dire che sono cambiata moltissimo...e pensare che allo specchio stamani mi vedevo graziosa".
    Le faccio un sorriso forzato per la prima delusione subita e azzardo timidamente a dire:"sa...sono passati quarant'anni..."
    Lei nemmeno mi risponde e mi dice:"Ci vogliono due testimoni".
    "C'è una mia amica in macchina posso far venire lei"
    Categorica:
    "No, le ho detto due"
    "Ma dove vado a prendere l'altro, ognuno è al lavoro e di pomeriggio siete chiusi,è gia' molto che questa mia amica si sia prestata ad accompagnarmi"
    Niente da fare non si convince,allora tutto a un tratto mi ricordo della tessera di giornalista con foto piu' recente.
    "ah! dimenticavo, le posso far vedere la tessera di giornalista,vede? c'è scritto letizia schmit e porta lo stesso nome e gli stessi dati anagrafici della patente di guida.
    La guarda e dice:" non c'è il timbro sopra la foto".
    Non è colpa mia se non l'hanno messo proprio sopra ma al lato, ma sotto la foto c'è la mia firma,vede che la firma è la stessa?
    "si' ma la foto potrebbe essere un'altra,non quella sua"
    Io ancora piu' calma ma gia' le mani mi cominciavano a tremare dal nervosismo.
    Ricapitoliamo:"la firma della patente è la stessa della tessera dove c'è una foto piu' somigliante alla persona che in questo momento le sta' di fronte: io, le faccio una firma e lei vedra' che sono identiche mi dice come potrebbe dedurre che non sono io?
    " ci vogliono due testimoni".
    Esco, lo dico alla mia amica,lei piu' intrapprendente di me,dice:"vieni con me"
    Andiamo alla pompa di benzina e chiede ad un signore che doveva essere un coadiuvante del benzinaro se ci poteva fare un favore testimoniando al municipio che io ero io...
    Quello subito disponibile ci accompagna ed io ho la mia nuova carta d'identita' con una foto uguale all'immagine del mattino vista davanti allo specchio e che mi aveva fatto sentire ancora giovane e bella!!!
    Conclusione,per il secondo testimone che non mi conosceva, io ho la mia carta di identita'!!!
    Com'e' strano il mondo...o lo sono io?

    da:Cornici dell'Esistere" di letizia schmit

    Edited by schmit - 14/12/2010, 10:44
     
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  9. schmit
     
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    Inviato il: 10/5/2005, 16:50

    Cara Margherita...oggi non è giornata...Ti ho detto prima come ero nervosa per aver toccato con mano l'incuria delle persone preposte dallo stato a sbrigare le pratiche di assistenza inps, riguardo le pensioni.
    Telefono ad una mia sorella tutta cattolica per sfogarmi e mi racconta che stamani non era in casa perche' era andata ad ordinare una cornice molto bella(chissa' quanto l'ha pagata...) per incorniciare un oggetto d'oro da regalare alla Madonna, perche' gli aveva fatto la grazia di ritornare ad abitare a Pisa nostra citta' d'origine.
    In quel momento mi sono sentita ribollire. Cosa se ne fa adesso la Madonna dell'oggetto d'oro? ho detto, non era meglio che quei soldi che hai speso, tu ci sfamassi una bocca di tanta gente che muore di fame? che tu li mandassi a qualche comunita' missionaria? che tu adottassi un bambino a distanza? che tu ti rivolgessi al parroco della zona perche' ti dicesse quali sono le famiglie piu' bisognose?
    E lei...ma faccio anche questo,eppoi a loro ci pensa la Madonna,io do' a Lei e Lei pensa a loro...
    Insisto: ma cosa se ne fa la Madonna dell'oggetto d'oro...
    Lei:Allora il Papa che a Fatima gli ha donato un...non ricordo cosa...ed io:
    ma quello è per ricordo perenne del Papa quando è andato a Fatima.e lei:
    ecco rimarra' come ricordo perenne anche di me...
    Ecco questi sono i cattolici.
    Mi dispiace, ma per non arrabbiarmi ulteriormente, ho chiuso la telefonata.
    Poi mi sono detta...ecco, il risultato è che mi sono tolta la pace nell'anima...forse avrei dovuto essere piu' paziente con lei...ma come fare a far capire che innalzarsi nello spirito non è fare regali d'oro alla Madonna e forse neanche Lei li vuole, ma semmai sfamare una bocca in nome della Sua Grande bonta'!!!Vallo a far capire...

    letizia schmit

     
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  10. schmit
     
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    è l'imbrunire...
    un'altra giornata finisce
    ed io melinga
    mi appresto
    alla preghiera

    tanti anni sono passati
    i miei pensieri stanchi

    tendimi la mano
    cammineremo insieme
    e il cammino ci sara'
    piu' leggero
    non lasciarla mai

    questa mano
    conosce carezze
    lavoro
    e ha scritto tanto
    per lasciare una parte di se'

    per condividere
    nei secoli
    qualcosa
    che si chiama amore

    letizia schmit
     
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  11. schmit
     
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    http://pagineazzurre.forumcommunity.net/?t=1570892
    da pagine azzurre
     
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  12. rsorrt
     
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    tempo ne è passato dall'ultima volta che Margherita ha fatto capolino.... ma le cose non resteranno sempre così e le cornici dell'esistere torneranno.
     
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  13. titti schmit
     
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    speriamolo...
     
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342 replies since 20/2/2005, 18:14   4708 views
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