-
schmit.
User deleted
Grazie Ninfa
Edited by schmit - 25/2/2005, 11:56. -
schmit.
User deleted
Per te Ninfa:
Il volto dell'ondina
***************
mostra di incantevoli sirene e ondine del pittore e computer grafico Mauro Nobilini (la modella è l'affascinante sirena orientale Ling Tang). -
ninfafedele.
User deleted
ti pensero' in mezzo a quel groviglio di ricordi
che albergano nel fondo del mio cuore
ti parlero' come si parla a una farfalla
che leggiadra cambia il fiore
ti rivedro'..sorriso...allegro
tra quel verde
spargere sole in mezzo alla tempesta
ti chiamero'
col suono del silenzio
quando intorno è festa
sorridero' a quel dolore che nasconde il vuoto
mi fermero' soltanto un attimo
come il viandante che ha smarrito il passo
subito dopo
chiudero' lo scrigno
e serbero' la chiave.... in fondo al mare
la' dove l'acqua e' argento
la' dove il sogno è vita
la' dove una sirena dalla lunga coda
si prendera' in consegna anche il mio cuore. -
schmit.
User deleted
Abbracciarti e morire
e rinascere per abbracciarti
ancora
e ancora ancora e ancora.
. -
n-uvoletta.
User deleted
Che bella letizia...abbracciami . -
ninfafedele.
User deleted
abbracciami...
come se per noi fosse la prima volta
abbracciami come se fosse anche l'ultima
come se abbracciandomi potessi darmi il mondo
come se facendolo
riempissi tutto il vuoto che c'è in me
abbracciami
col cuore
abbracciami con l'anima
tienimi vicina anche se domani poi non ci saro'
anche se forse il tramonto
mettera' fine a questo sole
anche se nell'ora tarda e buia
le braccia stanche e vuote
ricorderanno solo quello che l'abbraccio che ci stiamo dando
avra' lasciato dietro se
. -
schmit.
User deleted
Luci e ombre
ombre e luci
flussi e rifflussi
dell'anima
questa anima complessa
che cerca
cerca
senza mai riposo
annego nello specchio
di questo lago placido
acque tumultuose nel fondo
risalgo
respiro cieli azzurri
bellezze della natura
e torno a tuffarmi
ad annegare
nello specchio
e sempre uguale...
Edited by schmit - 26/2/2005, 11:36. -
Satja.
User deleted
schmit ti diro'...questa poesia ad una prima lettura non mi era piaciuta,poi l'ho riletta e riletta e credo di avere capito il senso che prima mi sfuggiva.
Adesso ti dico che mi trasmette delle emozioni,non so se il senso è lo stesso che gli hai voluto dare tu,ma la poesia è arte e l'arte non trasmette a tutti la stessa cosa.. -
schmit.
User deleted
ruscello della garfagnana
il Corchia m 1677
Ai confini tra realta' e fantasia
di letizia schmit
Chi non e'rimasto affascinato nelle letture infantili
di tesori nascosti, di pirati, di mappe misteriose che
conducono all'ancor piu' misterioso cofano pieno di
monili preziosissimi.
Ebbene, io un bel lontano giorno stampai nella mente
una mappa che adesso cerchero' di ricostruire per voi e
per far si' che anche voi possiate, come feci io tanti anni
fa',scoprire e godere di quel meraviglioso tesoro.
Un tesoro per poeti,scrittori,pittori,musicisti,per
coloro che l'arte la sentono una condizione naturale,
la fonte di ogni aspirazione e oggi agognata meta di
poveri mortali costretti a vivere per giorni e giorni
nelle sterili megalopoli moderne.
Il raduno avveniva alle cinque del mattino
in una localita' chiamata "Capaccola" alla periferia
di Massa,capoluogo di provincia, al confine con la Liguria...luogo dove Giovanni
Pascoli soggiorno' per un periodo della sua vita e dove,
proprio lui,chiamo' le montagne che la sovrastano:le Apuane
Dolomitiche.
Arrivati alla fonte di Capaccola si faceva la prima bevuta
di acqua fresca e poi su' in viaggio verso l'alto!
si saliva per boschi di castagni che il sole pennellava dorandoli,
percorrendo una scorciatoia che tagliava la strada principale,su',su'
fino a San Carlo Po' oggi "Terme".
La colazione era a base di castagne raccolte lungo il percorso
e grandi bevute di acqua fresca uscente in zampilli da brevi
fessure nella roccia, nascoste da muschio e felci.
Tutt'intorno era odore pungente di muschio e la musica
era quella dell'acqua che scorreva a valle formando un letto
naturale al di sotto dello zampillo costante dell'acqua.
Li'conobbi il sapore di luna!!!non chiedetemi il gusto, so'
solo che lo rivivo ogni qualvolta ci penso.
Puo'darsi che anche voi alla ricerca di quel raro tesoro,
rifacendo il mio stesso percorso, il sapore di luna
lo conosciate.
Da San Carlo si saliva ancora immersi nel profumo di selva,
su'sino al Pasquilio!
La nostra seconda colazione erano bacche di ogni tipo,
mirtilli e more e odori, odori e odori..e poi, ecco il
tesoro. Era li' intatto da forse millenni..il Corchia,
appariva possente, marmoreo,stagliato nel cielo roseo
dell'ultimo sole.
E l'ultimo sole accarezzava il Corchia lasciando sulla
sua essenza marmorea la sua rosea carezza, prima di
scomparire all'orizzonte. Ai piedi del Corchia la piccola
chiesetta del Pasquilio ascoltava le voci .
Tutt'intorno era musica, cinguettii di uccelli, conversa-
zioni di cuculi, deboli fruscii di foglie mosse dal vento
e fra di loro parole portate chissa' in quale parte
del mondo. Silenzi che arrivavano al cuore meglio di
qualsiasi discorso e Lui..il Corchia a dominare quel
breve spazio di terra mia...moltissimi anni fa'.
Edited by schmit - 1/3/2005, 14:18. -
ninfafedele.
User deleted
-......
bello
SAI CONOSCO IL PASQUILIO
un estate di molti anni fa....ho passato in quel posto un intero mese
bellissimo....
la chiesetta , i suoni del ruscello,
le sere piene di luci
le ombre che accompagnavano le notti, gli odori forti della selva....
e il sapore della luna..i suoi sguardi, la sua luce,
e quel buio che improvvisamente si accendeva d' argento...
tutto cio'...ha nascosto in uno scrigno da favola...gli anni magici della mia prima gioventu'...il dolore tinto di rosa... si è infranto nei grandi cunicoli che le montagne maestose nascondono.. e li' se cerco li ritrovero' come intatti... ricoperti solo da un leggero velo di polvere...
Edited by ninfafedele - 1/3/2005, 19:15. -
trombotta.
User deleted
Il Canto Hondo
Cominciammo la ricerca del selvaggio perché nel pieno di un qualche sforzo selvaggio sentimmo che era vicina una presenza selvaggia e forte e confortevole. Una selvaggia libertà dentro di noi era in movimento. La seguimmo, imparando sempre meglio a saltare, a correre, a seguire come ombre ciò che attraversava il nostro territorio psichico.
Le cose perdute per secoli si possono ritrovare seguendo le ombre che gettano
Le donne non possono sottrarsi. Se cambiamento interiore deve esserci, ogni donna deve farlo. Se deve esserci cambiamento nel mondo, noi donne abbiamo il nostro modo per aiutare a raggiungerlo.
Usate il vostro amore e i vostri buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarsi, latrare fino all'alba. Una donna deve scuotere più la testa, traboccare di più, avere più intuito, più vita creativa, più solitudine, più compagnia di donne, più vita naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee. Più circoli di cucito terroristi e più ululati. Molto più canto hondo.
Possiamo tutte affermare di essere socie del clan delle cicatrici, possiamo scrivere segreti sui muri, rifiutare di vergognarci. Non spendiamo troppo in collera. Da essa facciamoci potenziare.
Ovunque voi siate venite allo scoperto. Lasciate orme profonde. Siate la vecchia sulla sedia a dondolo che culla l'idea finchè non torna di nuovo giovane. Siate la donna paziente e coraggiosa dell'Orso della luna crescente che impara a vedere attraverso l'illusione. Non distraetevi ad accendere fiammiferi e fantasie come la piccola fiammiferaia.
Resistete fino a trovare coloro cui appartenete come il brutto anatroccolo. Purificate il fiume creativo affinchè la Llorona possa trovare quel che le appartiene. Come la fanciulla senza mani lasciatevi condurre dal cuore in salvo nella foresta. Come la Loba raccogliete le ossa di preziosi valori perduti e cantate per riportarli in vita. Perdonate quando potete, dimenticate un poco e create molto.
Quel che fate oggi influenzerà la vostra discendenza femminile in futuro. Le figlie delle vostre figlie delle vostre figlie probabilmente vi ricorderanno e seguiranno le vostre tracce.
. -
schmit.
User deleted
Quest'anno la primavera stenta a dispiegare le ali come questo piccolo uccellino.
https://digilander.libero.it/amoramor/img15.gif
Edited by schmit - 6/9/2014, 20:28. -
schmit.
User deleted
Pronto,sei tu?
"Chi parla?"
"Fernando?"
"Si sono io chi parla"
Un momento di silenzio e la moviola del tempo ti riporta indietro vertiginosamente di tanti anni, quaranta quarantacinque?non so esattamente e il saperlo non muta l'attimo.La tua giovinezza torna prepotentemente nella tua memoria,si fa spazio tra ricordi successivi, torna indietro fino a raggiungere quella voce che ti ha riempito la vita nel momento della tua fragilita', del tuo bisogno di amore, del tuo donarti in sentimenti vergini,la tua fragilita'... riconosciuta dall'altro capo del telefono,il tuo essere accolta accarezzata coccolata come quel bambino che è sempre stato in te, camuffato da una corazza di adulto grintoso,per difesa, perche' non tutti hanno rispetto della fragilita' e molti la infrangono senza esserne nemmeno coscienti.
Una donna apparentemente libera, una donna in carriera, una donna che non vuole imposizioni,una donna cosciente della sua bellezza,arma d'attacco, ma non di difesa.
La sua intelligenza la sua indipendenza che difende con unghie e con denti.
Ma cosa c'è dietro questa valchiria? C'è una donna dai sentimenti fragili.
Cosa c'è fra le pieghe di una apparente autosufficienza?
C'è un percorso lungo, difficile, una crescita ardua nel mare dei sentimenti, battuti come i flutti battono uno scoglio.Oggi lo scoglio è levigato, scivoloso quanto mai... eppure...
ecco, basta una voce a riportarti indietro e ti chiedi: Perche' sono scappata... perche'?
Oggi la sua mano avrebbe tenuto la mia, stretta, l'avrebbe riscaldata avvolgendomi con la sua presenza silenziosa... come allora.
Indietro nel tempo.
La paura, si', la paura di un rapporto creduto prigione,il bisogno della liberta' di percorrere strade sconosciute, conoscenza d'altro.
Ho camminato tanto, mi sono scorticata l'anima, per tornare a godere del principio?
Avrei apprezzato senza aver percorso la mia strada?
Essere una buona moglie,dei bambini desiderati, avrebbero colmato i miei vuoti?Sarei stata cosciente ieri di quel che oggi coscientemente sono?
Non so.
Di certo c'è che quella voce, oggi, è qui' con me e che insieme ripercorre quel breve spazio di vita comune.
In lui il rimpianto, in me la maturita' di saper riconoscere le cose.
"Buonanotte cara,ti sognero' "
"Buonanotte Fernando"
. -
schmit.
User deleted
Ninfa...sono giorni che non ti fai sentire...che succede? sono preoccupata! . -
schmit.
User deleted
Il Racconto di Selphie (scritto da due mani) :
La prima parte da Veronica Conti
La seconda da letizia schmit
BACIO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE - di "Farah Kramer"
Era una bella serata stellata, Selphie stava affacciata al davanzale della sua finestra. Guardava le stelle e la luna, quanto le piaceva stare a guardare il mondo, lei il suo spirito libero e la sua voglia di vivere sembravano voler uscire fuori e volare come un’aquila sopra il mondo intero. Tirò un gran sospiro e sbatté i suoi occhini verdi, come avrebbe voluto essere amata e stretta tra le braccia di un bel ragazzo…….. Eh già erano solo speranze e sogni persi nello scorrere del tempo, appoggiò il suo faccino sulla fredda mensolina di pietra, il suo respiro fece condensa contro il vetro e disegnò, tracciando con il dito, un cuore che piano piano scomparve lasciando solo l’alone di un sogno…..Le sembrava strano confrontarsi con se stessa ed essere in pena per qualcosa. Si alzò, si sistemò il vestitino giallo e si sdraiò sul morbido letto e incominciò a leggere il suo libro preferito: ”Il signore degli anelli”ma non riusciva a concentrarsi era in preda ad un attacco di depressione e sottoposta alla furia di ricordi confusissimi dell’infanzia. Quindi si alzò e si sedette alla sua adorata specchiera ricoperta di foto sue e dei suoi amici e rievocavano una bella giornata al mare dove si era tanto divertita, il giorno del suo compleanno , quando erano andati a trovare la mamma di Zell e il pupazzo che le avevano regalato Rinoa e Quistis. Si guardò nello specchio e si chiese chi era la ragazza che veniva riflessa in esso, era solo una povera bambina orfana e senza qualcuno che l’amasse…….. Si strinse nelle spalle per cercare un po’ di conforto…..Era tutto così triste e lei si sentiva così malinconica quando sentì battere alla finestra, al primo colpo non fece caso, pensava che fosse il ramo del grosso olmo che era stato spostato dal vento, ma poi si accorse di una voce, si girò e vide Irvine appoggiato su un grosso ramo.Si alzo subito e andò ad aprire la finestra,Irvine saltò nella stanza della ragazza in un modo non troppo perfetto e fece solo un gran volo per terra. Selphie si accovacciò per terra accanto al suo amico e gli chiese: ”tutto bene,ti sei fatto male?”, Irvine la guardò negli occhi e pensava a quanto era altruista la sua Selphie,a quanto era dolce con tutti,anche con Seifer che la trattava male, a come riuscisse a tirare su il morale a tutti,però quella sera c’era qualcosa di diverso;perché quella sera la sua Selphie non trasmetteva la solita allegria?. Lui rispose: ”tutto bene ,ma la mia figura da super-uomo e andata a farsi benedire. ”Selphie stranamente non rise e quella per Irvine fu la prova che c’era qualcosa che non andava.Poi continuò:”Piccola dimmi che c’è che non va,ero venuto qui perché stavo scappando dal comitato disciplinare,ma ti vedo triste ….”lei rispose:”nulla e che……….”A Selphie scappò un gran sospiro, guardò Irvine negli occhi indecisa se mettersi a piangere o abbracciarlo e dirgli tutto,ma non riuscì a mantenere il pianto. Abbassò il viso per non farsi vedere, due lacrime gli caddero dalle guance e andarono a formare due cerchi scuri sul suo vestito;tutto sotto gli occhi increduli di Irvine che dal canto suo non ci riusciva a credere,la piccola Selphie sempre allegra da farla quasi assomigliare a un essere etereo piangeva al cospetto di un semplice ragazzo come lui.Piano piano Irvine si avvicinò ,le pareva così fragile quasi da proteggere, la abbracciò, Selphie fece quasi un respiro di sorpresa,ma le lacrime tornarono a scivolare lungo le sue guance, bagnando il cappotto del ragazzo… Lei lo strinse forte,voleva restare con lui così per sempre,Irvine sollevò il corpicino dal pavimento lo portò a sé e la fece sedere sulle sue ginocchia per restare più vicini……respirò il suo dolce profumo alla vaniglia quanto voleva bene alla sua Selphie e in quella notte non desiderava altro che stare solo con lei per l’eternità. Irvine provò di nuovo a chiederle perché stesse piangendo,lei si fece forza e disse con un filo di voce appoggiata al forte petto del ragazzo:”vedi Irvine………e che io….io…..”ma la voce gli si era fermata in gola non riusciva a parlare il dolore a causa della solitudine era troppo. Lui con pazienza la distaccò da sé,la guardò negli occhi come non aveva mai fatto prima con nessun altra quegli attimi sono sicura li avrebbe desiderati anche l’eterna luna, quell amore infinito di loro due la faceva divenire invidiosa,lei che era costretta a vivere con i ricordi che le giovani ragazze le raccontavano ogni sera…….Allora Irvine disse :”hai ragione le parole non servono…………..”.Piano piano i due volti incominciarono ad avvicinarsi e vennero accolti in un dolcissimo bacio,si baciarono a lungo lì su quel freddo pavimento del Garden di Balamb mentre l’intero mondo dormiva, Lui le passò le mani tra i morbidi capelli accarezzandoli dolcemente, fu il loro primo bacio il loro bacio d’amore,lentamente i due volti si allontanarono,Irvine la abbracciò nuovamente felice per aver capito che il suo sentimento era contraccambiato….Selphie disse: ”ti amo, ma non mi lasciare sola…..ti prego… ”Lui la prese in braccio e la adagiò sul letto si sdraiò accanto a lei e si addormentarono stretti l’uno all’altra. Quella notte durò un’eternità…
Dedicato a chi cerca la piuma dell’amore in un prato fiorito….
Se la trovi mostrala alla luna…
In quella notte ci sarà un’eclissi…
Seconda parte
Era gia' passato molto tempo da quella notte di mezza estate di Selphie ed ella era cresciuta. Aveva finalmente capito che l'amore non è solo quello che si dimostra con la vicinanza dei corpi. I corpi sono contingenti dal tempo e spesso una cosa fatta in gioventu' ha un aspetto diverso di una fatta in eta' avanzata quando il corpo ha perso la brillantezza e la plasticita' e poi...il corpo è destinato ad andarsene e l'abbandono per chi relega l'amore esclusivamente ad esso ,non si puo' sfuggire.
Selphie aveva capito che c'è un particolare Amore, che è eterno e non occorre il corpo per goderne.
L'Amore alberga dentro di noi,nella nostra mente nei nostri atomi dove in ellisse girano gli elettroni ed essi comunicano tra loro con una velocita' piu' grande della luce, a distanze megagalattiche e gli elettroni di tutti i corpi celesti. Quindi poteva comunicare non solo con gli elettroni di una persona vivente che amava, ma anche con gli elettroni di coloro che aveva amato e non vivevano piu' in un corpo, ma continuavano a vivere in questo fluttuare di onde in multiuniversi.
Bastava pensare una persona o un animale o una pianta, che avrebbe comunicato attraverso i suoi elettroni e gli elettroni dell'altro, tutto l'Amore e sarebbe tornato a se', attraverso gli elettroni dell'altro; messaggeri veloci piu' della velocita' della luce,gli elettroni,avrebbero portato il messaggio.
Era stata una scoperta questa che non l'aveva fatta sentire piu' sola. Bastava pensare ad una persona vivente o non,ad un animale che aveva amato moltissimo,ad una pianta che aveva curato amorevolmente per sentirne le vibrazioni dei suoi elettroni che continuavano a vivere in questo fluttuare di onde di questo mare di multiuniversi.
Selfphie non era piu' sola.
Aveva finalmente capito quel meraviglioso mondo che le fate ci volevano far capire sin da bambini,per non farci soffrire nella vita.
Letizia schmit
Edited by schmit - 10/11/2015, 02:41.