| intanto beccattevi quest'altra paturnia... non chiedetemi il perchè dei titoli...
D A R K P R I N C E S S
(La Principessa Oscura)
Ho perso una parte di me, e ho provato dolore, ma credo che mi dovrò abituare anche se credo non sarà facile. Non ho mai creduto al destino, ma non ho perso la fiducia nel mondo; dovrei farlo e riuscirei un po’ a godere della felicità che mi dai. Credevo di avere capito ma era soltanto un’illusione, anche se, dolce. Forse per non soffrire dovrei rinunciare alla felicità dei momenti in cui eravamo noi stessi, con le nostre incomprensioni, i nostri dubbi e tutto sembrava andasse bene, fosse normale anche se dentro di noi qualcosa ci diceva che non era reale e che sarebbe dovuto finire prima che iniziasse veramente. Sentivamo, fredde, le ombre della note sopra e dentro di noi. Io ho sofferto per queste illusioni e adesso che la realtà si sta facendo spazio nella mia vita mi accorgo delle cose che sono importanti e che ho perso, per distrazione, noncuranza, egoismo, egocentrismo… e questo dolore che adesso mi sprofonda l’anima nell’oscurità del tuo cuore, non vorrei fosse così, ma non credo di poter fare niente per cambiare il passato che ci ha condizionato.
Come potrei fare a far finta di niente? Far finta che non stai soffrendo, o che anche tu come me non hai perso qualcosa di te? Come potrei di entrare nella tua vita negandoti la libertà a cui tieni tanto? Questo non sono io e spero tu lo sappia e ci creda. Sarai felice anche senza di me e spero di riuscire a essere felice senza di te, ma più di ogni cosa vorrei essere felice con te. Sarebbe bello. Ma non nutro fiducia nel destino ne nel mondo. Le cose capitano perché devono capitare, senza motivi particolari o che Demoni Celesti, Cristalli Magici ci mettano la loro Mano. Dobbiamo essere noi ad affrontare i nostri demoni, le nostre paure e smettere di seppellire scheletri nell’armadio. Mi rifugio in me stesso cercando di capire la tua quotidianità, vivendo l’impossibile riparando gli errori che non ho ancora commesso. A volte penso di averti perso, ferito, altre volte mi sento usato e le cose a cui davo valore diventano sabbia tra le mie mani. Dici che è difficile trovare qualcuno con cui condividere il dolore, noi stessi; io non credevo fosse così. Credevo di esserci, di essere riuscito ad intrappolare i miei sogni, di riuscire a controllare il gioco. Ma forse è il contrario e il gioco inizia a controllarci subdolamente e non possiamo far finta di niente, non possiamo farcene una colpa se vediamo cose che non dovremmo vedere. Dovrei farmene una ragione ma vorrebbe dire chiudere ancora il mio cuore e buttare via la chiave. Non posso fartene una colpa, non so se dovrei, delle volte vorrei, ma pensando a quello che significhi per me non credo sarebbe la cosa giusta. Forse mi sto solo nascondendo dentro ad un labirinto da cui non si può più uscire con le sole proprie forze. Forse cerco qualcuno come me e spesso ho sperato potessi essere tu, non credo di riuscire ad accettare il contrario. Adesso. Magari tra le pieghe dell’umanità per qualcuno ho un valore che nemmeno io mi do. Forse non dovrei andare nemmeno molto lontano, basterebbe che un po’ guardassi dentro di me.
Le tue parole mi feriscono ma non posso fare a meno di sentirle, quasi come mie. So che potrei averti ferito e molto probabilmente ti ferirò ancora, ma non voglio che ti preoccupi troppo e che riuscirai ad accettarmi per quello che sono. Io l’ho fatto con te e non credo che finirò col nascondermi, non posso negare la mia paura e il mio imbarazzo. Se mi vorrai, ti starò vicino, è la cosa che più voglio e non negherò a me stesso la gioia del tuo sorriso e il caldo tocco delle tue mani. Anche quando mi ferisci, cercando di nasconderti nel labirinto dei tuoi sogni, negandoti alla realtà, io proverò a seguire fedelmente i tuoi passi. Riuscirai ad accettare le mie debolezze? Mi darai un po’ della tua forza? Per adesso non posso fare altro che chiudermi dentro di me ed è l’ultima cosa che vorrei fare. Dopo aver assaporato l’aria, il buio fa più paura e il freddo che sento non posso fare niente per fermarlo, lo sento che si impossessa giorno dopo giorno della mia vita. Un giorno non vorrai più ricordare me e le mie paure, quel giorno le tue ferite guariranno e non dovrai ringraziare nessuno tranne te stessa. Non farò niente per fermarti, non ti costringerò a rimanere se non vuoi ne a fare qualcosa che non ti renda felice o che non ti faccia piacere.
Non so che senso abbia quello che faccio… quello che sono, ma non sono capace di fare altro.
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