PANNELLI FOTOVOLTAICI

Costi,risparmi,rendimenti e suggerimenti

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  1. Furio57
     
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    Ciao a tutti
    Visto che l' argomento fotovoltaico è ritornato in auge, qui di seguito varie considerazioni e suggerimenti.
    Mi auguro di chiarire i dubbi anche ad Alessandro Testla.
    La prima cosa da comprendere prima di acquistare un impianto fotovoltaico è attuare il risparmio energetico. Senza tornare all' '800, bisogna adottare dei semplici, ma coerenti accorgimenti per consumare di meno per non dover far fronte ad un impianto fotovoltaico "esagerato", con i relativi costi. Perchè si può arrivare a consumare anche la metà e conseguentemente anche l' impianto fotovoltaico costerà molto meno.
    In pratica basta seguire questi accorgimenti:
    Usare lampadine a basso consumo che pur costando di più delle tradizionali durano molto di più.
    Spegnere gli elettrodomestici quando non si usano cioè PC,videoregistatori, dvd, stereo, televisore, ecc. Il Led che rimane sempre acceso dello st-by di un televisore ci può costare 30 Euro all' anno!!. E così tutti gli altri elettrodomestici che rimangono in st-by, stampanti e scanner compresi.
    Spegnere l' illuminazione nelle stanze non presidiate.
    Acquistare lampadari con minor numero di lampadine, perchè consumano di meno rispetto a quelli che hanno a parità di potenza più lampadine.
    Posizionare il congelatore o il frigo lontani da fonti di calore ed in posti ben areati.
    Regolare il termostato del frigo senza esagerare con la bassa temperatura, questo di norma porta ad un inutile incremento del consumo del 10-15%.
    Per le lavatrici usare cicli di lavaggio a bassa temperatura, ovviamente quando ciò è possibile.
    Sostituire i vari elettrodomestici con i più moderni a basso consumo.
    Con la sostituzione delle lampadine e lo spegnimento dei vari televisori, PC , si ottiene già un risparmio energetico di oltre 600-700 Kwatt/h cioè 150-200 Euro all' anno! potete comperarci le lampadine!
    Ma la cosa più importante possiamo acquistare un impianto solare di 500 Watt inferiore sul totale, il chè vuole dire un risparmio sull' acquisto di 2.000-3000 Euro, non male!! Viene da se che quando si è capito quanto si spende, si capisce che tipo di impianto si può acquistare.
    Il sole può donarci anche il 100% del fabbisogno di energia elettrica che necessita al nostro uso abitativo. Purtroppo gli impianti fotovoltaici hanno un rendimento molto basso e quindi occupano una grande area in metri quadri. Questi impianti possono venire dimensionati in modo da produrre tutta l' energia elettrica che serve, quella in eccesso la possiamo cedere all' Enel che ce la renderà quando ce ne sarà bisogno. In pratica funziona da serbatoio di energia. Purtroppo però gli impianti fotovoltaici sono molto costosi, quindi molto spesso la potenza sviluppata non copre totalmete il fabbisogno annuale di corrente elettrica. In pratica si può decidere quanta energia elettrica risparmiare, acquistando un impianto più o meno potente, in funzione dei consumi annuali.
    In una casa di quattro persone che seguono scrupolosamente quanto già suggerito, normalmente vengono consumati in un anno 1.500-2.500 KW/h.
    Mentre in una casa composta sempre da quattro persone "sprecone", il consumo annuale arriva a 3.000-4.000 KW/h.
    Un impianto "standard" base è da 1.200 Wp, che significa che in condizioni ottimali produce 1.200 Watt di picco e produce al nord Italia 1.300-1.500 KWh/anno mentre al sud 1.600-2.000 KWh/anno. Un impianto del genere costa circa 6.500 Euro, mentre uno da 2.000 KWp arriva a 9.000 Euro. Più l' installazione altri 1.000 Euro o più. Al costo dell' intero impianto si può detrarre l' IRPEF del 41% che significa uno sconto pari a questa percentuale più a possibili finanziamenti o contributi statali-regionali.
    Per la manutenzione praticamente inesistente, si possono pulire i pannelli ogni due o tre anni anche se sono autopulenti con la pioggia e vento. Per quanto concerne l' ammortamento, per un impianto di 1.200 Wp si può calcolare un rientro annuale di 300-550 Euro per il nord d'Italia, mentre per il sud 350-650 Euro. Se consideriamo una durata di 30 anni e teniamo conto del risparmio delle spese e del recupero dell' irpef de 41% per ammortizzarlo si puo considerare 6-12 anni , nel sud per l'irraggiamento maggiore si impiegherà molto meno. Non dimentichiamoci anche un possibile futuro incremento della bolletta.
    Molti penseranno che se il contatore di casa è da 3 KW, sia necessaria una potenza fotovoltaica anch'essa di 3 KW. Assolutamente questo non è vero, infatti l' energia generata dall' impianto fotovoltaico viene immessa nella linea Enel fintanto che c' è il sole. L' impianto solare è un circuito a se, mentre la corrente elettrica che occorre viene prelevata direttamente dal contatore dell' Enel.
    In questa maniera si può prelevare (durante il giorno) una potenza anche superiore a quella di targa del contatore. Come già detto un impianto da 1.200 Wp è sufficiente per una abitazione di quattro persone con attenti consumi energetici. Mentre per una casa con quattro persone poco oculate può bastare un impianto da 2.000-2.400 Wp. E' sconsigliabile superare questo valore in quanto si rischierebbe di produrre più energia di quanto servirebbe e in questo momento l' Enel non prevede di pagarla. La scala solamente dalla bolletta. Da ricordare che l'installazione del secondo contatore per scalare la bolletta costa circa 30 Euro all' anno. Purtoppo il normale contatore di casa è fatto per incrementare il numero che indica il consumo e non conta indietro, anzi in alcuni contatori contano l' energia restituita come consumo quindi: "gabbati e mazziati". Attenzione!!

    Per concludere riassumo i tipi d'impianto che è possibile installare:

    L' impianto con la connessione alla rete elettrica Enel (grid connected),
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    produce corrente elettrica che viene immessa nella rete Enel dopo essere convertita tramite un' inverter sincronizzato. Se la potenza è abbondante tramite un contatore speciale si paga solamente la differenza tra l' energia prodotta e quella consumata. In questa maniera non servono costose batterie con la manutenzione che ne consegue. Non è da trascurare anche il loro costo che oscilla intorno ai 1.000 Euro.

    L' impianto invece per utenze isolate (stand alone),
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    ricarica delle batterie che serviranno come serbatoio per un utilizzo diretto dopo aver convertito la corrente continua in alternata con un 'inverter meno sofisticato del precedente ed anche molto meno costoso e non necessariamente omologato per uso con l' Enel. Questa applicazione è diffusa dove non è possibile un' allacciamento diretto con la rete Enel, case in campagna o baite in montagna rifugi ecc. oppure quando ci si vuole staccare per vari motivi dalla rete. In realta staccarsi completamente dalla rete Enel può creare pesanti inconvenienti dovuti a giornate particolarmente nuvolose, (se possibile è utile integrare l' impianto anche con un generatore eolico), oltre al fatto che da un punto di vista ecologico è più pratico e conveniente cedere l' energia all' Enel piuttosto che accumularla in costose batterie e che una volta in disuso diventeranno materiale altamente inquinante.

    Per comprendere meglio la logica con la quale funzionano gli impianti fotovoltaici per immissione in rete è utile fare riferimento al grafico che riporta il bilancio energetico di un impianto fotovoltaico per una tipica utenza residenziale.

    Tabella di energia elettrica richiesta nelle 24 ore rispetto alla radiazione fotovoltaica disponibile
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    Le barre verticali gialle rappresentano le quote di energia elettrica fornita dall’impianto fotovoltaico. Tale energia è proporzionale alla radiazione solare incidente e quindi segue un andamento con valori massimi nelle ore centrali della giornata.
    Le barre rosse invece rappresentano le quote di energia elettrica richiesta dall’utenza presa come esempio. L’andamento dei consumi elettrici, pur essendo indicativo, evidenzia comunque una richiesta di energia elettrica concentrata nelle ore serali in cui l’impianto fotovoltaico non è in grado di erogare energia.
    Quando l’energia elettrica richiesta è superiore a quella che l’impianto fotovoltaico è in grado di fornire, l’utenza preleva energia dalla rete.
    D’altra parte quando l’energia elettrica richiesta è inferiore a quella disponibile, e quindi si verificano degli esuberi, l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico viene immessa in rete.

    Vediamo ora quanto combustibile fossile si risparmia con un impianto da 1.000Wp, abbiamo detto che un impianto fotovoltaico "vive" 30 anni, considerando che per rientrare dell' energia spesa per la produzione dell' impianto l' EPBT cioè Energy Pay-Back Time, ci vogliono circa 5 anni, avremo 30-5 =25, considerando che un impianto da 1.000Wp genera nell' arco della sua vita efficace 1.500 X 25 = 37.500 KW/h e dato che per produrre 1 KW elettrico occorre 0,25 Kg di combustibile fossile, il risparmio complessivo sarà 37.500 X 0,25 = 9.375 Kg di combustibile, ovvero 9,375 tep.
    Non male, non male.

    Salutoni
    Furio57

    Edited by Furio57 - 11/12/2004, 01:12
     
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36 replies since 5/12/2004, 12:58   3721 views
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